I paesi del G7 hanno concordato su un codice di condotta per le aziende e le istituzioni che sviluppano sistemi di intelligenza artificiale (AI), volto a mitigare i rischi derivanti da questa tecnologia come la disinformazione e la violazione della privacy o della proprietà intellettuale.
I leader del Gruppo dei Sette (Canada , Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Stati Uniti) hanno approvato ieri una serie di linee guida per il settore dell’intelligenza artificiale soprannominate “Processo AI di Hiroshima” con riferimento alla presidenza giapponese del G7 in carica fino a dicembre. Da gennaio per tutto il 2024 sarà l’Italia a ricoprire la presidenza del G7 e l’AI sarà certamente al centro delle nostre attività, come preannunciato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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Linee guida in divenire
Si tratta di linee guida in divenire, che certamente saranno arricchite sotto la presidenza italiana del G7. Le raccomandazioni sono aperte al contributo di tutti i paesi, del mondo dell’accademia, de business e della società civile.
Troppo grande l’impatto dell’AI sulle nostre vite per non dare spazio a tutte le componenti della società in questa delicata fase di circoscrizione del perimetro di legalità della nuova tecnologia.
L’obiettivo del G7 è comunque quello di creare uno strumento standard di monitoraggio e controllo condiviso dell’AI, che sia basato in primo luogo sul rispetto dei diritti umani.
L’uomo resta al centro del sistema e importante sarà la previsione dei rischi e la tracciabilità dei processi decisionali. Come importante sarà la segnalazione delle vulnerabilità, la registrazione degli incidenti, la trasparenza e condivisione delle informazioni.
Il tutto nel rispetto della privacy e nella necessità di stabilire policy di governance dell’AI che limitino tutti i rischi.
Nelle intenzioni del G7, l’AI dovrebbe essere prioritariamente e indirizzarsi alla soluzione dei grandi problemi del mondo: dall’emergenza climatica alla salute all’istruzione. E se possibile concentrarsi sulla creazione di standard internazionali condivisi.
La tabella di marcia del Processo di Hiroshima
La tabella di marcia del Processo di Hiroshima mira a promuovere lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale “sicuri e affidabili” a livello internazionale e a “gestire i relativi rischi”, si legge nella dichiarazione congiunta, che invita anche tutti gli attori del settore dell’intelligenza artificiale a impegnarsi per la sua realizzazione. I punti salienti del G7 il “potenziale innovativo e trasformativo” dei sistemi avanzati di intelligenza artificiale e, in particolare, dei modelli generativi come il bot di conversazione ChatGPT, pur riconoscendo la necessità a “proteggere le persone, la società e i principi condivisi”, oltre a “mantenere l’umanità al centro” nonché principi per le aziende e le organizzazioni coinvolte nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale.
Le misure raccomandate includono la supervisione di osservatori indipendenti su tutte le fasi dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e del lancio sul mercato e la garanzia che gli sviluppatori di intelligenza artificiale identifichino potenziali rischi di uso improprio e correggano tali vulnerabilità.
Servirà trasparenza
Servirà trasparenza di questi modelli, gli sviluppatori sono invitati a riferire pubblicamente sulle “capacità e limitazioni” e sugli “ambiti di utilizzo appropriato e inappropriato” dei loro sistemi. Si chiede inoltre l’implementazione di “meccanismi di autenticazione” come la creazione di “filigrane digitali” che consentono agli utenti di identificare testo, immagini o video generati da intelligenze artificiali.
Linee guida riviste ciclicamente
Queste linee guida saranno riviste periodicamente, se necessario, “per adattarsi alla rapida evoluzione della tecnologia” e in consultazione con le parti interessate, secondo la dichiarazione congiunta. Oltre a invitare le imprese e le istituzioni del settore a seguire questo codice di condotta, i paesi del G7 “accelereranno il processo di sviluppo di un quadro politico” per promuovere l’attuazione del processo di Hiroshima, che includerà “una cooperazione basata su progetti”.
L’obiettivo è anche quello di promuovere il rispetto di questa tabella di marcia attraverso la cooperazione e la consultazione con diversi organismi internazionali come il Partenariato globale sull’intelligenza artificiale (GPAI), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e con attori pubblici e privati, nonché con i paesi che sono non fa parte del G7.
Il codice di condotta di Hiroshima in 11 punti
- Adottare misure adeguate durante lo sviluppo di sistemi avanzati di IA, anche prima e durante la loro diffusione e immissione sul mercato, per identificare, valutare e mitigare i rischi durante il ciclo di vita dell’intelligenza artificiale.
- Modelli di abuso, dopo la diffusione, compreso l’immissione sul mercato.
- Segnalare pubblicamente le capacità, i limiti e gli ambiti di applicazione dei sistemi avanzati di IA uso appropriato e inappropriato, per sostenere la garanzia di una trasparenza sufficiente, contribuendo così ad aumentare la responsabilità
- Lavorare verso la condivisione responsabile delle informazioni e la segnalazione degli incidenti tra organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di intelligenza artificiale, anche con l’industria, governi, società civile e mondo accademico.
- Sviluppare, attuare e divulgare politiche di governance dell’IA e di gestione del rischio, basato su un approccio basato sul rischio, comprese le politiche sulla privacy e la mitigazione misure, in particolare per le organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di IA.
- Investire e implementare solidi controlli di sicurezza, tra cui la sicurezza fisica, la sicurezza informatica e le misure di salvaguardia contro le minacce interne durante tutto il ciclo di vita dell’IA.
- Sviluppare e implementare meccanismi affidabili di autenticazione e provenienza dei contenuti, ove tecnicamente fattibile, come filigranatura o altre tecniche per abilitarlo agli utenti per identificare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
- Dare priorità alla ricerca per mitigare i rischi sociali e per la sicurezza e definire le priorità di investimenti in misure di mitigazione efficaci.
- Dare priorità allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale avanzati per affrontare le più grandi sfide globali, in particolare, ma non solo, la crisi climatica, la salute globale e l’istruzione
10.Avanzare lo sviluppo e, ove opportuno, l’adozione di misure internazionali norme tecniche
11.Attuare misure adeguate di immissione dei dati e protezioni per i dati personali e proprietà