Tim -4,09% alle 12,30 con il titolo che piomba al ribasso e tocca i minimi da gennaio, dopo quanto riferito da Reuters secondo cui Vivendi è pronta ad adire vie legali in caso di mancata convocazione di una assemblea straordinaria per la vendita di NetCo a KKR.
“La lettera ribadisce la posizione già espressa più volte da Vivendi, mantenendo incertezza sull’esito dell’operazione NetCo”, sottolineano gli analisti di Equita. Anche Akros sostiene che la notizia ha una “implicazione negativa” sul processo di vendite della rete, anche se la posizione dei francesi non rappresenta una novità.
Fronte NetCo, la lettera di Vivendi
Vivendi, primo azionista del gruppo telefonico con il 23,75%, ha inviato una lettera al Cda in cui si dichiara pronta a impugnare, sulla base di cinque pareri legali, una eventuale decisione di vendita di NetCo senza prima convocare un’assemblea straordinaria sul tema.
Qualunque altra decisione del consiglio sarebbe impugnabile e solleverebbe un problema di responsabilità degli amministratori, aggiungono le fonti.
Il gruppo francese ha manifestato riserve sulla vendita della rete fissa, indicando una valorizzazione di 30 miliardi di euro per dare il proprio via libera.
Tim ha ricevuto la settimana scorsa un’offerta vincolante dal fondo Usa Kkr che valuta l’asset intorno 23 miliardi di euro, comprendendo il debito ed alcuni earnout.
L’offerta di Kkr ha ricevuto l’endorsement del governo, che intende successivamente acquistare una quota del 15-20% nella rete di Tim.
La società guidata da Pietro Labriola, che punta sull’operazione per abbattere il debito di Tim, esaminerà e deciderà sull’offerta e le modalità di approvazione in due Cda, il 3 e il 5 novembre.
Secondo altre due fonti, Labriola e il governo si stanno adoperando per ottenere almeno una via libera preliminare del board all’operazione all’inizio di novembre.