IBM Research: l’innovazione tecnologia a servizio dell’information management

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Israele


IBM ha presentato una tecnologia software, messa a punto dai propri laboratori di ricerca, che utilizza immagini, suoni e testi acquisiti su normali dispositivi mobili di uso quotidiano per aiutare le persone a ricordare nomi, volti, conversazioni e altre importanti informazioni. Questa tecnologia, battezzata “PENSIEVE” dal team IBM, sfrutta i richiami associativi per creare connessioni tra elementi di informazione correlati acquisiti da una persona. Il vantaggio della nuova tecnologia è la sua capacità di comprendere il contesto nel quale l’informazione è stata acquisita, collegare i diversi elementi di informazione e quindi usare questa conoscenza per aiutare a presentare alla persona i dati corretti quando necessario.

È come disporre di un assistente personale per la propria memoria“, ha dichiarato il Dr. Yaakov Navon, caporicercatore ed esperto in image processing dell’Haifa Research Lab di IBM. “Le nostre routine quotidiane sono piene di situazioni nelle quali otteniamo nuove informazioni: pensiamo alle riunioni, alla pubblicità, alle conferenze, agli eventi, alla navigazione di Internet o persino a un giro davanti le vetrine dei negozi. Invece di andare a casa e di usare un motore di ricerca generico per ritrovare l’informazione che ci serve, questa tecnologia denominata ‘PENSIEVE’ stimola il cervello a ricordare quei dati di tutti i giorni che normalmente verrebbero dimenticati“.

Gli odierni dispositivi mobili possiedono un’infinita quantità di funzioni capaci di registrare informazioni in tempo reale. Il nuovo software di IBM fonde tecniche di elaborazione dell’immagine, dati GPS, smart clustering, funzioni OCR (Optical Character Recognition), riconoscimento del parlato e recupero dell’informazione per indicizzare ed etichettare gli elementi informativi.

I ricercatori dell’Haifa Research Lab di IBM, in Israele, stanno combinando tecnologie mobili avanzate con indicazioni mnemoniche per sviluppare un sistema in grado di analizzare i dati acquisiti, creare “ganci” verso le relative esperienze, e usarli per popolare le applicazioni di information management di una persona. Una volta che le rubriche indirizzi e le agende sono aggiornate, la tecnologia permette di attivare gli stimoli alla memoria in base a momento, luogo o inserimento di informazioni correlate.

Un altro impiego di questa tecnologia attiene alla ricostruzione e alla condivisione di un’esperienza o di un ricordo. Se viene raccolta una sufficiente quantità di informazione multimediale relativa a un determinato evento, è possibile costruire una rappresentazione associativa visiva più complessa di quell’esperienza.

Qui è dove scatta la potenza effettiva della collaborazione“, ha spiegato Eran Belinsky, responsabile del team di ricerca e specialista in collaborazione. “È possibile ricordare il nome della persona incontrata subito prima di una riunione navigando una cronologia delle proprie esperienze, oppure condividere un viaggio di lavoro con i colleghi creando una mascherina che mostra una mappa con l’animazione del percorso e le foto scattate nei vari luoghi“.

Questa tecnologia fa leva sull’esperienza maturata da IBM Research nei settori dell’elaborazione delle immagini, del riconoscimento del parlato, della scoperta e del recupero di informazioni, della collaborazione e di molto altro ancora.

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