L’intervento di Alessandro Curioni, IBM Fellow, Vice President IBM Research Europe and Africa, Direttore del laboratorio di ricerca IBM di Zurigo, in occasione di ComoLake2023 – Next Generation Innovations che si è tenuta il 5, 6 e 7 ottobre a Cernobbio.
“L’intelligenza artificiale nel business è ormai possibile e soprattutto fattibile per una vasta gamma di processi, a partire dai più semplici, come il digital labor e il customer care, che offrono un ritorno di scala maggiore. In IBM abbiamo sviluppato i cosiddetti foundation model e la piattaforma watsonx, che consentono di creare modelli di intelligenza artificiale su larga scala, di migliore qualità, con una maggiore quantità di dati e quasi senza intervento umano. Una volta creati, questi foundation model possono essere adattati e personalizzati secondo le esigenze delle aziende, dalle piccole e medie in cui sono ancora poco diffusi, a quelle più grandi e strutturate.
I vantaggi dell’AI e dei foundation model partono da una forte componente di ricerca, dove IBM è in prima linea, a partire dal laboratorio di ricerca di Zurigo: qui sviluppiamo tecnologie che influenzeranno le nostre vite e quelle delle aziende, come AI e Quantum Computing, sempre con un occhio ai benefici per il business.
Infine, è essenziale che l’intelligenza artificiale sia responsabile. Questo significa che quando si crea un foundation model per generarne altri, bisogna garantire che i dati utilizzati per crearlo siano proprietari o essere in possesso di un’autorizzazione. Nell’ottica di proteggere la proprietà intellettuale dei dati e gestire la governance, quando abbiamo sviluppato la nostra piattaforma watsonx, abbiamo incluso una componente dedicata all’organizzazione e alla gestione dei dati, in grado di aiutare quando si inseriscono nuovi dati autorizzati e di rimuoverli in caso di negazione delle autorizzazioni.”