Il Consiglio nazionale degli utenti (CNU) esprime apprezzamento – afferma la Presidente On. Sandra Cioffi – che la Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, nel suo parere sullo schema di contratto di servizio tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la RAI, abbia dedicato ai minori un articolo specifico, l’art 5 bis.
“Come CNU lo abbiamo sollecitato nel nostro documento inviato alla Commissione e in sede di audizione, – dichiara Sandra Cioffi – tenuto anche conto che l’attenzione ai diritti dei minori nei mass media (“children, fino ai 18 anni”) è anche richiamata dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo.
La Rai, infatti, nel suo ruolo di servizio pubblico, ha il dovere di offrire alle bambine e ai bambini, alle adolescenti e agli adolescenti, programmi educativi, culturali e di intrattenimento che tengano conto delle differenti fasce di età e stimolino la loro crescita cognitiva, emotiva e sociale.
La Rai inoltre – continua Cioffi – può e deve diventare sempre di più uno strumento anche di educazione digitale e civica per i minori, contribuendo a creare consapevolezza e conoscenza delle opportunità, ma anche dei rischi dei media. Opportuno – conclude Cioffi – che sia stato rilanciato il ruolo significativo che possono avere i sistemi di controllo tecnologici, quali il parental control, ma sarà necessario da parte della RAI sostenere i genitori ad acquisire una maggiore conoscenza di tali strumenti”.