Grande Fratello in ‘salsa british’: il governo Uk si prepara a monitorare sms ed email

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


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Il governo britannico starebbe preparandosi ad affrontare una spesa da 12 miliardi di sterline per monitorare e archiviare le telefonate, le email e i dati sulla navigazione dei sudditi di sua Maestà.

 

È quanto riferisce il domenicale Sunday Times, che preannuncia la nascita di un vero e proprio ‘Grande Fratello’, che permetterebbe agli agenti dei servizi segreti e della polizia di avere accesso ai dati completi di telefonate fisse e mobili, conversazioni elettroniche, di ogni singolo clic effettuato da “chiunque in Gran Bretagna”.

Obiettivo ultimo del programma – battezzato Interception Modernisation Programme – è la tutela dei cittadini dalle minacce del terrorismo.

 

L’intelligence britannica – la Government Communications Head Quarter (GCHQ) – avrebbe già devoluto 1 miliardo di sterline per finanziare la prima fase del progetto.

 

“Centinaia di sonde clandestine saranno installate presso due dei maggiori fornitori nazionali di servizi internet e tlc – BT e Vodafone – per monitorare le vite dei clienti”, sostiene il settimanale, secondo cui i servizi segreti inglesi già svolgono intercettazioni sulle email e sulla navigazione internet, ma in casi limitati e per i quali è necessario il via libera, sotto specifiche garanzie, del ministro dell’Interno.

 

Il dicastero di Jaqui Smith, da canto suo, ha ribadito che non ci sarebbe ancora alcuna decisione ufficiale sulla creazione di questo immenso database, ma alcune fonti citate dal Sunday Times si dicono certe che il governo sia d’accordo “in linea di principio” col programma.

Un portavoce del ministero ha spiegato che “gli sviluppi della tecnologia implicano anche che si debbano aggiornare le modalità con cui polizia e intelligence reperiscono i dati dalle compagnie telefoniche. Stiamo valutando il modo migliore per farlo”.

 

Una simile iniziativa – ha spiegato però il ministro ombra dell’Interno, Dominic Grieve – “suona estremamente sinistra poiché il governo intende usare poteri esistenti per intercettare i dati delle comunicazioni senza un dibattito pubblico”.

 

Dello stesso parere il commissario all’informazione Richard Thomas, secondo cui “proposte che minacciano una simile intrusione andrebbero appropriatamente dibattute”.

 

Senza contare la questione della sicurezza della mole di informazioni che andranno a finire nel database: lo scorso anno, in Gran Bretagna sono stati inviati circa 57 miliardi di sms, 1.800 al secondo. Le connessioni internet a banda larga sono 18 milioni e ogni giorno vengono inviate circa 3 miliardi di email, 35 mila al secondo.

 

Il ministero dell’Interno ha però assicurato che il governo “sta valutando la legislazione da adottare per assicurare la massima tutela della privacy dei cittadini”.

 

La fiducia dell’opinione pubblica britannica nei confronti del governo ‘controllore’ è tuttavia ai minimi: secondo un sondaggio condotto dalla società GB Group, solo l’industria delle scommesse gode di meno credito del governo quando si tratta di ‘sorvegliare’ i dati personali.

 

Maggiori dettagli sul piano si avranno comunque il mese prossimo in occasione del Queen’s speech in apertura dell’anno parlamentare.

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