MVNO: anche le Ferrovie pronte a entrare nel mercato per sopperire ai disservizi delle linee mobili

di Alessandra Talarico |

Italia


Cellulare

“Siamo pronti a investire e a pensare ad un uso commerciale della nostra rete”, così l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha annunciato nel corso di un’audizione alla Camera, l’intenzione della società di entrare nel mercato della telefonia mobile virtuale – come già hanno fatto Poste Italiane e diverse catene della grande distribuzione, da Auchan a Carrefour – anche per sopperire ai frequenti disservizi nell’utilizzo del telefonino durante i viaggi in treno.

 

Chiunque abbia viaggiato in treno, in particolare nel tratto Roma-Napoli, sa bene che a volte è letteralmente impossibile potere effettuare o ricevere una telefonata senza una qualche interruzione della linea.

Il problema, secondo Moretti, non è di FS, ma della “scarsa copertura  delle linee con le stazioni radio e della potenza delle emissioni, troppo basse per le esigenze attuali”.

 

A partire dal 2004, RFI (Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’Infrastruttura, controllata al 100% dal Gruppo Ferrovie dello Stato) si è dotata di una propria rete di telefonia mobile GSM-R (R sta per “railway”, ferrovia), un sistema proprietario che trasmette sulla banda di frequenze nella gamma dei 900 MHz riservata in Europa alle attività ferroviarie.

 

Il sistema ‘proprietario’ copre circa 9000 km di linee ferroviarie nazio nali e abilita sia le tradizionali comunicazioni voce e dati sia lo scambio di informazioni tra i sistemi tecnologici di segnalamento e controllo della circolazione più avanzati. Il resto della rete è coperto attraverso accordi di roaming con altri operatori nazionali di telefonia mobile. Tramite accordi con operatori ferroviari esteri, gli utenti GSM-R italiani possono inoltre comunicare con utenti GSM-R svizzeri e francesi e, in un prossimo futuro, tedeschi e olandesi.

Ed è grazie ai ripetitori GSM-R che è possibile, per gli utenti di alcuni operatori mobili nazionali, mantenere costante il collegamento via telefono anche durante i tragitti in galleria.

 

La rete, ha spiegato Moretti, è però utilizzabile sono per un uso industriale interno, e non a scopi commerciali.

“Se fosse possibile modificare la licenza, allora potremmo pensare a valutare soluzioni tecniche e investire sull’uso commerciale della nostra rete”, ha detto, sottolineando che in questo modo, “le Ferrovie assicurerebbero ai propri clienti un servizio di grande efficienza e affidabilità”, soprattutto in vista dell’avvio dell’alta velocità, che dovrebbe partire tra poco meno di due mesi.

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