La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
Meloni sente Abascal dopo il flop di Vox alle elezioni in Spagna
I Popolari primo partito ma senza maggioranza, la destra di Vox che quasi dimezza i seggi e la inaspettata rimonta della sinistra, che però non ha i numeri per formare un governo. Il voto senza vincitori in Spagna calamita l’attenzione della politica italiana, già proiettata verso le elezioni europee del prossimo anno. FdI, nonostante la debacle di Vox, continua a scommettere su un’alleanza tra popolari e destre alle europee per superare la maggioranza Ursula. Nel partito della premier c’è sorpresa per il risultato al di sotto delle aspettative degli alleati spagnoli, ma Vox è un partito giovane e il percorso deve andare avanti. Giorgia Meloni ha sentito al telefono il leader della destra Santiago Abascal, non solo come amica ma anche per il ruolo che la premier ricopre come presidente del Conservatori europei, gruppo cui Vox appartiene. Non è un mistero che l’obiettivo della Meloni sia quello di essere decisiva per cambiare gli equilibri in Europa tra PPE e socialisti, e un governo di centrodestra anche in Spagna, sul modello di quello italiano, con l’asse spostato verso destra, sarebbe stato un ulteriore viatico.
“La sinistra dice anche che il progetto di un centrodestra europeo sul modello Meloni esce sconfitto dal voto” dice il capodelegazione di FdI-Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza, “basta una normale calcolatrice per verificare che, proiettando i voti dei partiti alle prossime elezioni europee, Vox raddoppierebbe i seggi a Strasburgo e i Popolari di più di un terzo. Ci auguriamo che, nel caso probabile di nuove elezioni, nel centrodestra prevalga una logica di blocco e non una dannosa campagna per il voto utile”. Esultano invece i moderati: “Le prossime europee si vinceranno al centro”, secondo Matteo Renzi, che poi punge: “Un messaggio che da Madrid arriva forte e chiaro anche a Roma. Giorgia, la senti questa Vox?”. Il ministro degli Esteri e segretario nazionale di FI Antonio Tajani è tra i primi a fare le “congratulazioni a Nunez Feijoo”: “Il Ppe rappresenta il centro della politica anche in Spagna, una buona notizia per tutta l’Europa”. “I risultati delle elezioni premiano il coraggio di Pedro Sanchez e della sua squadra e ribaltano un esito che sembrava già scritto. Il Partito Socialista riesce a tenere bene e guadagna due seggi dalle ultime elezioni” è l’analisi della segretaria dem Schlein, per la quale “è la dimostrazione che l’onda nera si può fermare quando non si punta ad alimentare le paure ma a risolvere i problemi concreti delle persone”.
Meloni e Mattarella condannano la Russia per la mossa sul grano
La Fao pone l’obiettivo Fame Zero per il 2030, ma la guerra in Ucraina ha ancorato al presente il vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari, che è in corso in questi giorni a Roma. “Il fatto che la Russia si sia ritirata dall’accordo sul grano non fa che” rendere più evidente “la mancanza della sicurezza alimentare. La Russia riconsideri la sua decisione”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parole che hanno fatto eco all’appello lanciato alla Russia dal segretario generale dell’On, Antonio Guterres: “Torni all’attuazione dell’iniziativa del Mar Nero ed esorto la comunità globale a restare unita per trovare soluzioni efficaci in questo impegno e sforzo essenziale”. Il tema è stato toccato anche nell’incontro al Quirinale fra Guterres e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Ho letto del suo appello alla Russia perché torni indietro rispetto alla sciagurata decisione di non dare più corso all’accordo sul grano, il suo richiamo è fondamentale”, gli ha detto il Capo dello Stato; quella della Russia, ha proseguito, è “una decisione gravissima con conseguenze per una quantità di Paesi in cui molte persone troverebbero difficoltà di alimentazione”.
Dal vertice Onu Meloni parla chiaro: “Dobbiamo creare un modello di cooperazione non predatorio con i Paesi africani per garantire loro la possibilità di vivere delle loro risorse. L’Italia è uno dei Paesi più vicini all’Africa, che non è un continente povero ma è pieno di risorse, la metà di quelle mondiali”. Nel suo intervento nella sede della Fao Meloni ha ribadito che “la sicurezza alimentare è fondamentale”. L’impostazione italiana sull’immigrazione è stata condivisa da Guterres, con cui Meloni ha avuto un bilaterale; il segretario generale dell’Onu ha espresso anche “forte interesse per la prossima presidenza italiana del G7” e ha assicurato “un ampio sostegno al presidente Meloni”. Nei colloqui con i Paesi Africani la premier “ha raccolto l’attenzione nei confronti del Processo di Roma e ha ribadito l’impegno del Governo per l’Africa, declinato anche attraverso il Piano Mattei”.
Sul salario minimo la maggioranza propone una sospensiva. No di M5S e Pd
Non sottoporre al voto in Commissione l’emendamento soppressivo della pdl sul salario minimo, andare in aula e approvare, con il contributo delle opposizioni, una sospensiva per rinviare la discussione. La proposta avanzata della maggioranza non contribuisce a sbloccare lo stallo. Pd e M5S respingono l’offerta: “Nessun rinvio”. Per la sorte del pdl presentato dalle opposizioni unite (con l’eccezione di IV), i prossimi giorni saranno decisivi. Oggi ci sarà il primo round in Commissione Lavoro della Camera, dove ci sarà l’esame dell’emendamento soppressivo: se la maggioranza dovesse approvarlo, si andrebbe in aula giovedì con parere negativo della Commissione e la partita sarebbe chiusa. L’altra possibilità la illustra il presidente della commissione Lavoro Walter Rizzetto: “Ho avanzato alle opposizioni una proposta che va verso il dialogo e il confronto: non votare nessuna emendamento domani ed arrivare in aula” senza mandato al relatore “per poi approvare una sospensiva alla proposta per approfondire ancora il dibattito”.
L’escamotage porterebbe in aula il testo base della minoranza, che però dovrebbe accettare di votare un rinvio dell’esame. Ma da M5S e Pd arriva l’altolà: “È un primo passo, ma non abbastanza, soprattutto se accompagnato dalla volontà dilatoria di questa maggioranza: 4 mln di lavoratori attendono con urgenza una misura di civiltà per dare dignità al lavoro. Il Governo non può pensare di prenderli in giro dicendo che devono ancora studiare e approfondire. Salario minimo legale subito!”, risponde il leader dei Cinque stelle Giuseppe Conte, mentre il capogruppo dem in commissione Arturo Scotto assicura: “Non mi convince che si vada in aula e poi si sospenda il lavoro sul salario minimo”. A questo punto l’ipotesi è che il centrodestra, pur non ritirando l’emendamento, possa evitare comunque di sottoporlo a votazione in Commissione per arrivare in aula e approvarsi da solo la sospensiva, come accaduto con il Mes. Sempre che non si riapra la porta al dialogo, come auspica il leader di Azione Carlo Calenda.
Alla Camera
Dopo che ieri ha posto la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.45 per il voto di fiducia e per l’approvazione del decreto per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Lavoro, esaminerà il decreto per l’organizzazione delle Pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025. La Cultura si confronterà sulle pdl per la tutela della sicurezza del personale scolastico. La Trasporti esaminerà le risoluzioni sul conseguimento della patente di guida. La Lavoro esaminerà il ddl sul salario minimo. La Affari Sociali esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza per l’anno 2023. La Politiche dell’Ue si confronterà sul decreto, approvato dal Senato, per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure d’infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 12.30 per l’esame della mozione sulla candidatura di Roma come città ospite di Expo 2030, della mozione sui profili critici nell’ambito del processo di attuazione dell’autonomia differenziata, della mozione sulle criticità nei collegamenti aerei con Catania e la Sicilia, della mozione sulle misure per il rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, della mozione sulla direttiva UE sull’efficientamento energetico degli edifici, sulla mozione sull’introduzione di unsalario minimo garantito per i lavoratori italiani, sulla mozione sugli impatti della normativa europea in materia di transizione energetica, sulla mozione sul sostegno alle politiche abitative e di edilizia agevolata e sulla mozione sul riconoscimento dell’Holodomor come genocidio ai danni del popolo ucraino.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, i ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, il ddl per la modifica dell’articolo 116 della Costituzione, in materia di attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alle regioni a statuto ordinario, e dell’articolo 117 della Costituzione e in materia di legislazione esclusiva dello Stato e il ddl per la modifica dell’articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute. La Giustizia esaminerà il ddl sulla sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci e proseguirà le audizioni sul ddl relativo al legittimo impedimento del difensore.
La Esteri e Difesa esaminerà la proposta di ratifica dell’accordo tra Italia e Costa Rica per la cooperazione culturale, scientifica e tecnologica. La Politiche dell’Ue dibatterà sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea e ascolterà il Ministro Plenipotenziario Laura Carpini, Capo Unità per le Politiche e la Sicurezza dello Spazio cibernetico – Direzione Generale per gli Affari Politici di Sicurezza del MAECI, in merito all’esame congiunto degli Atti Ue sui servizi di sicurezza gestiti e per il rilevamento delle minacce e degli incidenti di cybersicurezza. La Bilancio si confronterà sul Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2022 e le disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2023. La Finanze esaminerà la delega fiscale.
La Cultura si confronterà sull’affare assegnato sulla situazione in cui versano le istituzioni concertistico-orchestrali (ICO) e sullo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento per l’anno 2023 relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi. La Industria e Agricoltura esaminerà il ddl per la revisione del sistema d’incentivi alle imprese, il ddl sulla legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, il ddl sul contrasto al bracconaggio ittico e il ddl sulla produzione e vendita del pane. La Affari Sociali e Lavoro esaminerà il ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sull’emergenza da SARS-CoV-2 e il ddl per la diagnosi e prevenzione diabete tipo 1 e celiachia.