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RoboTaxi a San Francisco, cittadini e pompieri esasperati: “Il servizio va tolto, fanno solo danni”

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Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha già registrato almeno 44 episodi in cui i taxi a guida autonoma hanno compromesso o rallentato le operazioni di pronto intervento, incombendo su aree delimitate – perché oggetto di incendi ancora attivi -, danneggiando gli idranti o ostacolando i camion dei pompieri in viaggio.

Dopo nemmeno una settimana di servizio la città di San Francisco si è già stufata dei RoboTaxi, il servizio di car sharing con robotici senza conducente attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

La California Public Utilities Commission (Cpuc) aveva dato ad inizio luglio l’ok per consentire ai due operatori Waymo (Alphabet) e Cruise (General Motors) di lanciare un test nell’area San Francisco a partire dal 13 luglio 2023. Ma dopo nemmeno una settimana cittadini e pompieri sono esasperati dai continui incidenti.

RoboTaxi: gli incidenti

A San Francisco, dopo un violento temporale, due robotaxi della Cruise sono passati attraverso numerosi ostacoli, come alberi abbattute e cavi della linea elettrica, finendo perfino per stralciare come se nulla fosse i cordoni di sicurezza apposti dalle forze dell’ordine per delimitare l’area della strada resa pericolosa dalle intemperie.

Uno dei veicoli della Cruise è riuscito ad impigliarsi in uno dei cavi elettrici utilizzati dagli autobus del trasporto pubblico, danneggiandolo. L’agenzia dei trasporti pubblici aveva disattivato l’alimentazione delle linee quando il taxi Cruise le ha colpite e, fortunatamente, nessuno era a bordo delle auto in quel momento e non ci sono state persone ferite.

La pazienza dell’amministrazione comunale è ormai agli sgoccioli. Reuters riposta che i dirigenti del comune sono sempre più preoccupati per l’aumento dei disturbi e degli incidenti causati dalla rapida espansione dei taxi senza conducente. Alcuni mesi fa, alcuni dei taxi autonomi della Cruise si sono bloccati improvvisamente nel bel mezzo di una delle strade più trafficate della città, creando un ingorgo.

Il capo dei Vigili del Fuoco di San Francisco, Jeanine Nicholson, ha espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che qualcosa possa andare gravemente storto. Ma le due aziende non condividono le preoccupazioni degli amministratori pubblici. Cruise e Waymo sostengono che il comune stia distorcendo i dati sulla sicurezza dei loro veicoli. “I nostri veicoli autonomi? Hanno tassi d’incidenti stradali nettamente inferiori alle auto guidate da esseri umani”. E non solo: “contribuiscono a migliorare il traffico di San Francisco”, sottolinea General Motors, che opera i robotaxi della linea Cruise.

Sarà, sta di fatto che il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha già registrato almeno 44 episodi in cui i taxi a guida autonoma hanno compromesso o rallentato le operazioni di pronto intervento, incombendo su aree delimitate – perché oggetto di incendi ancora attivi -, danneggiando gli idranti o ostacolando i camion dei pompieri in viaggio a sirene spiegate verso la loro destinazione. Un numero che copre solamente il 2023 e che è già il doppio di quanto registrato durante tutto il 2022.

La protesta dei coni contro i RoboTaxi

Alcuni cittadini, contrari alla liberalizzazione dei servizi di trasporto driverless, hanno trovato un modo per impedire ai veicoli di spostarsi: mettere un cono arancione sopra al cofano. L’auto così si ferma finché qualcuno non viene a sbloccare la situazione. E per diffondere il messaggio (e le tecniche di protesta), c’è anche un video in cui spiegano come fermare le auto delle due compagnie che forniscono il servizio. L’obiettivo della protesta? Far capire al governo della California che i robotaxi non sono d’aiuto, ma un vero e proprio pericolo fra le strade della città.

La California Public Utilities Commission (CPUC) deve decidere se estendere il servizio anche al resto della città, creando così un precedente da cui sarebbe difficile tornare indietro.

Il 10 agosto, infatti, si conoscerà il destino dei robotaxi a San Francisco. Intanto, i cittadini anonimi che aderiscono alle proteste avranno ancora tempo per trasformare i veicoli automatici in unicorni e i taxi driverless potranno dimostrare di essere veramente sicuri. Oppure che potranno ancora fermarsi in mezzo a una strada trafficata.

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