eBook: oltre mezzo milione di testi nella libreria online di Google

di Raffaella Natale |

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L’accesso a milioni di libri con un click è il sogno di tanti. Un sogno che adesso sta diventando realtà per diversi studenti e ricercatori di tutto il mondo grazie a Google Book Search, il servizio del più diffuso motore di ricerca nel quale sono già presenti oltre mezzo milione di libri per i quali sono scaduti i diritti d’autore.

A riferirlo è il New York Times, che sottolinea come, con la nuova mission, Google potrebbe divenire anche un pericoloso rivale per l’enciclopedia online Wikipedia.

Un accordo raggiunto lo scorso ottobre con alcuni autori ed editori, che avevano intentato due cause contro Google in tema di diritti, permette agli utenti di consultare una collezione anche più grande di libri, compresi molti ancora protetti dal diritto d’autore stesso.

 

Secondo Dan Clancy, direttore della progettazione di Google Book Search, ogni mese i clienti sfogliano almeno 10 pagine degli oltre 500.000 libri presenti nell’archivio digitale. Oltre che un aiuto per studenti e ricercatori, il nuovo servizio potrebbe divenire quindi un’ulteriore fonte di ricavi per Google, generati dalla vendita di pubblicità, dagli abbonamenti delle biblioteche e di altri enti al database e dalle vendite agli utenti dell’accesso digitale ai libri protetti dai diritti d’autore. In base all’accordo trovato in tribunale, infatti, il motore di ricerca incasserà il 37% di questi ricavi, lasciando il restante 6% a editori e autori.

 

Google Books nasce, con il nome di Google Print, nel 2004, e viene presentato al pubblico la prima volta alla Buchmesse di Francoforte. Tra i primi editori che stipulano accordi commerciali con Google ci sono Blackwell, Cambridge University Press, the University of Chicago Press, Houghton Mifflin, Hyperion, McGraw-Hill, Oxford University Press, Pearson, Penguin, Perseus, Princeton University Press, Springer, Taylor & Francis, Thomson Delmar e Warner Books.

 

Su Google Book Search sono disponibili tutti i testi, sia quelli inviati direttamente dagli editori, che quelli senza autorizzazione, di cui si trova solo un abstract.

 

A dicembre Google annuncia l’iniziativa Google Print Library Project, che prevede l’accordo con numerose biblioteche pubbliche e universitarie di alto livello per la digitalizzazione di circa 15 milioni di volumi e la loro messa a disposizione nell’interfaccia di ricerca nell’arco di un decennio. L’annuncio suscita le reazioni delle associazioni degli editori e degli autori, dato che il processo di digitalizzazione coinvolgerà anche opere coperte dal diritto d’autore.

Nell’edizione della Buchmesse del 2005 viene presentata l’interfaccia di Google Print nelle principali lingue europee. A novembre del 2005 Google Print cambia nome in Google Book Search.

 

Fin dal momento della sua introduzione, il servizio di Google ha sollevato aspre polemiche.

La Authors Guild of America e l’Associazione degli editori americani hanno separatamente citato in giudizio Google per una “estesa violazione del copyright”.

La società americana ha opposto che il suo progetto digitalizzazione rappresenta un fair use dei materiali posseduti dalle biblioteche, e che è l’equivalente digitale della scheda catalografica tradizionale, nel quale però ogni parola del testo viene indicizzata.

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