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“…Credo che il presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli abbia preso l’impegno in ufficio di presidenza di convocare al più presto la bicamerale per nominare il nuovo consiglio d’amministrazione della Rai e non vedo quali ostacoli ci possano essere a questa convocazione”.
Lo ha detto il sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani, a margine della presentazione dei nuovi portali Rai: Rai.it e Rai.tv. Ma la convocazione non è ancora arrivata.
Quanto alla decisione della Corte Costituzionale attesa per l’ultima settimana di febbraio che potrebbe mettere in discussione
Riguardo ai nuovi portali Rai, Romani ha detto che costituiscono “piattaforme fondamentali per il cambio generazionale”.
Il sottosegretario ha rilevato che “…come Governo stiamo operando sulla digitalizzazione e siamo di fronte ad eventi tecnologici molto innovativi”.
Ha aggiunto che risultati come questi si ottengono grazie all’esistenza della banda larga, sottolineando che “…il simulcast è segnale di crescita”.
Resta ancora in piedi comunque il problema rappresentato dalla scarsa alfabetizzazione tecnologica del Paese, ovvero il gap che si registra tra un’area e l’altra del Paese ed è questo un fronte sul quale l’esecutivo intende lavorare per superarlo. Romani ha aggiunto che con questi due nuovi portali “…la Rai migliora, qualifica, approfondisce l’offerta Web. Si va verso un periodo di convergenza multimediale e la Rai gioca un ruolo fondamentale”.
Il sottosegretario ha, quindi, parlato di “apertura incredibile e di grande opportunità”.
Con l’avvio dei nuovi portali, Viale Mazzini si adegua ai tempi e mette tutti i suoi contenuti sul web, per una fruizione più ampia possibile e personalizzabile da parte di ogni tipo di pubblico. A presentare la novità, frutto di una strategia avviata due anni fa e realizzata in 365 giorni di lavoro da Rai.net, il presidente Claudio Petruccioli e il direttore generale Claudio Cappon insieme ai vertici di Rai.net e Rai nuovi media, tra cui il direttore Piero Gaffuri, in una conferenza stampa a Viale Mazzini.
“…Il portale – ha detto Cappon – è un tassello importante della metamorfosi Rai, che da generalista diventa broadcaster multicanale. Già oggi abbiamo sette canali in simulcast televisivo, otto canali tematici, tutti i canali radio e tre proposte sperimentali di video di alta qualità. Per questo siamo unici in Europa, ai livelli della Bbc (che ha un canale in simulcast in più) e sopra Francia e Germania”.
Il direttore generale pur consapevole di non appartenere alla ‘web generation’ ha poi raccontato di esser comunque riuscito a dare suggerimenti, poi accolti e di aver avuto il via libera di “miglior conforto” dal figlio, lui sì “internauta provetto”.
La strategia per il web, ha ricordato Cappon, “…nata due anni fa quando ci siamo resi conto che la Rai doveva riposizionarsi sul digitale terrestre e sul web”.
Clamorosi i risultati: un miliardo di pagine viste e oltre cinque milioni di pagine scaricate nel 2008, con dati di gennaio e febbraio in ulteriore miglioramento.
Dunque, la rivendicazione e l’orgoglio: “…la Rai – ha sottolineato Cappon – ha raggiunto qualità e risultati a livello internazionale non ottenuti da azienda in questo paese. Con la nuova offerta così ricca e varia mette il paese nelle condizioni di superare il digital divide”.
Per Cappon, i due nuovi portali Rai rappresentano “…un’occasione formidabile per gli investitori e il mondo della pubblicità”.
“…Sono la risposta dell’azienda agli investitori in un momento di chiara contrazione delle risorse e del mercato. Auspichiamo che anche in questo modo così come cambia la televisione ci sia un mutamento della pubblicità”.
Il direttore generale ha parlato di “…tassello fondamentale nell’azione di un grande operatore multiofferta. Due portali gratuiti per tutti e che continuano a fare della Rai azienda leader nel servizio pubblico a livello europeo, con l’obiettivo di raggiungere sempre l’eccellenza”.
“…Questa – ha detto il Dg – è la nostra risposta alla migrazione dei pubblici verso altri media, con un’attenzione particolare per la fruizione da parte dei giovani”. Si è detto “molto soddisfatto” per questo ulteriore passo in avanti della Rai nel web e che segue quello fatto nel digitale terrestre.
Una sottolineatura particolare il direttore generale la fa per i contenuti sportivi, ricordando che il salto di qualità è stato già fatto in occasione delle Olimpiadi di Pechino e adesso lo si perfeziona. Con i due portali “cambia la modalità della nostra offerta, da generalista a grande operatore multiofferta”.
“…Nuova offerta che – ha poi detto Petruccioli – non è un punto d’arrivo ma diventa un condizionamento per ciò che accadrà in futuro” per il quale lo stesso presidente prevede “un effetto valanga” anche se “io e Romani siamo molto modesti: ci bastano due mega byte per tutti”.