Israele
“…Mentre a livello nazionale si discute di risollevarsi dalla crisi, di salvare settori interi dell’economia italiana, di sostenere auto ed elettrodomestici, si attacca e danneggia Tiscali, una realtà economica ai vertici dell’innovazione e della tecnologia”.
Sono le parole dell’amministratore delegato dell’Isp sardo, Mario Rosso, contenute in una lettera aperta, pubblicata oggi a pagamento sui quotidiani sardi.
Tiscali “…è stata ed è tuttora un’esperienza industriale innovativa che uscendo dai confini nazionali ha saputo esprimere un capitale umano, tecnico e tecnologico innegabile”.
Nella nota si ricorda che in 10 anni di attività, il gruppo ha investito “…oltre 400 milioni di euro in tecnologia e rete sostenendo la modernizzazione delle infrastrutture nazionali nel mercato italiano delle Tlc”, e ha “generato occupazione in Italia per oltre 1300 persone medie annue”.
“…Parliamo di un’azienda attenta all’economia del territorio sardo, che attualmente sta affrontando la crisi dei mercati con l’elaborazione di un piano industriale finalizzato al miglioramento della redditività anche mediante operazioni di ottimizzazione dei costi e degli investimenti“, ha spiegato la nota dell’Ad.
Un processo, questo, iniziato nel 2008 e che sta già portando i primi risultati: facciamo riferimento all’accordo siglato con le Organizzazioni Sindacali che prevede la gestione degli esuberi dichiarati dall’azienda attraverso l’utilizzo del solo strumento degli esodi incentivati e su base volontaria, senza alcun ricorso a strumenti traumatici quali
“…Confidiamo quindi di poter contare ora e nel futuro – ha concluso l’inserzione – su atteggiamenti costruttivi e di rispetto che un’importante realtà economica e industriale come Tiscali merita”.
Nei giorni scorsi, sulla scia delle indiscrezioni di stampa, la compagnia ha confermato i 250 esuberi possibili (su 850 dipendenti su tutto il territorio italiano), con esodi volontari incentivati, oltre a ulteriori razionalizzazioni della forza lavoro.
Il piano, ha spiegato l’azienda, prevede “un miglioramento della redditività anche mediante un piano di ottimizzazione dei costi e delle risorse, coerentemente con il contesto di settore e con le condizioni economiche nazionali ed internazionali”.
Secondo le stime di Tiscali, il piano della controllata italiana vede una riduzione complessiva dei costi operativi e di struttura di circa 40 milioni di euro.
Continuano intanto le trattative per la cessione delle attività nel Regno Unito, che Tiscali ha confermato essere “ancora in corso“. In base alle ultime notizie, resta in pole position BSkyB di Rupert Murdoch.
A dicembre, il chief financial officer, Andrew Griffith, ha dichiarato che le attività in Gran Bretagna potrebbero permettere alla Pay TV inglese di allargare la base clienti e potrebbe quindi rivelarsi un acquisto di valore.