Meta annuncia un secondo round di licenziamenti, ma il suo fondatore Mark Zuckerberg non rinuncia al suo progetto del Metaverso. Il 2023 sarà “l’anno dell’efficientamento”, come preannunciato dal fondatore del social network. E così si procederà ad un secondo round di 10mila licenziamenti, a pochi mesi dal suo primo round di 11mila licenziamenti pesanti. Circa 5 mila posizioni aperte e ancora scoperte saranno chiuse: Facebook, Instagram e Whatsapp ridurranno sensibilmente le proprie squadre.
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In un lungo post su Facebook il suo fondatore espone le sue ragioni e cita due volte la parola “metaverso”, ma soltanto per confermare l’impegno per sostenerne lo sviluppo, insieme all’altra tecnologia dominante, ovvero l’Intelligenza artificiale generativa. “Il nostro lavoro di punta sulla costruzione del metaverso e sulla creazione della prossima generazione di piattaforme informatiche rimane fondamentale per definire il futuro della connessione sociale”, si legge nel post su Facebook di Zuckerberg. Congelato invece, almeno per il momento, lo sviluppo degli NFT.
Difficoltà economica
Da metà 2022 Meta si trova in difficoltà economica per coprire i costi. Ha speso troppo e troppo velocemente per lo sviluppo del metaverso, mentre i ricavi pubblicitari hanno subito un netto calo per l’aumento della concorrenza.
Un abbonamento di 12 dollari al mese per il servizio a pagamento (battezzato ‘Spunta blu’) di autenticazione degli account appena varato non sarà sufficiente per compensare tutto.
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La riorganizzazione di Meta
Novembre 2022: Meta ha ridotto la sua forza lavoro del 13% lo scorso novembre, quando ha tagliato 11.000 ruoli per risparmiare sui costi e aumentare l’efficienza. È stata la prima volta da quando Facebook è nata 18 anni fa che la società ha annunciato licenziamenti di massa.
Febbraio 2023: Meta inizia ad “assottigliare” la sua struttura organizzativa, chiedendo a manager e direttori di passare a lavori di collaboratore individuale – posti non manageriali incentrati su programmazione, progettazione e ricerca – o di andarsene. Ritarda anche la definizione dei budget del team poiché pianifica un nuovo giro di licenziamenti.
Marzo 2023: Annuncio di 10mila tagli, più 5mila mancate assunzioni.
Subito dopo la pandemia, quando tutti lavoravano, vivevano e respiravano online, Zuckerbeg ha lanciato il metaverso come la prossima grande novità e ha pubblicizzato Facebook come suo leader. Ha fatto tutto il possibile per creare un mondo coinvolgente a cui è possibile accedere tramite cuffie per realtà virtuale (VR) e occhiali speciali, anche se un mondo leggermente inquietante di torsi fluttuanti. Ha portato a un cambio di marchio e nome e ha inghiottito miliardi di dollari di investimenti.
Ma non ha preso piede
In pochi hanno usato Horizon Worlds, l’universo sociale che è stato rapidamente liquidato come un videogioco di scarsa qualità nonostante l’insistenza di Zuckerberg sul fatto che fosse di più. Rendendolo accessibile, Meta lo ha reso scadente. E se Zuckerberg pensava di poter attingere al mercato dai 13 ai 17 anni per far funzionare il prodotto, deve ricredersi. I senatori statunitensi si oppongono alla mossa di aprire la piattaforma agli adolescenti.
L’attenzione di Facebook sull’IA simile a ChatGPT
Il mese scorso, il 24 febbraio, la società ha introdotto un nuovo modello di linguaggio di grandi dimensioni chiamato LLaMA, abbreviazione di Large Language Model Meta AI. È il software di base di un nuovo sistema di intelligenza artificiale, che comporta l’estrazione di grandi quantità di testo per riassumere informazioni e generare contenuti.
“A breve termine, ci concentreremo sulla costruzione di strumenti creativi ed espressivi. A lungo termine, ci concentreremo sullo sviluppo di personaggi AI che possono aiutare le persone in vari modi”, ha scritto Zuckerberg nel suo post.