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Tiscali saliva nel pomeriggio del 2,1% a Piazza Affari, dopo essere intervenuta con una nota a smentire quanto dichiarato nell’articolo “Borghesi si dimette dal Cda di Tiscali” pubblicato oggi da MF.
Insieme ad Arnaldo Borghesi, l’Isp sardo ha negato categoricamente che alla base delle dimissioni vi siano divergenze rispetto alla gestione dell’Ammiratore Delegato di Tiscali Mario Rosso. Arnaldo Borghesi ha, infatti, precisato di aver lasciato l’incarico perché la sua attività nel campo della consulenza in operazioni di finanza straordinaria potrebbe comportare il rischio di conflitti d’interesse con i progetti di Tiscali.
Tiscali ha comunicato ieri le dimissioni di Borghesi e informato che al prossimo Cda verrà proposta la cooptazione del professor Gabriele Racugno, fiduciario dell’azionista Renato Soru dal dicembre scorso.
Nei giorni scorsi, il CorrierEconomia ha riportato che il fondatore dell’Isp Soru, non tornerà a guidare l’azienda nonostante la sconfitta alle elezioni regionali sarde il 16 febbraio (il giorno seguente Tiscali aveva ceduto in borsa il 7,8%).
Soru ha deciso di continuare a fare politica come capo dell’opposizione, lasciando affidate al blind trust le azioni del gruppo, vista la legge sul conflitto di interessi, che non prevede distinzioni tra il ruolo di presidente della giunta e consigliere regionale.
Sempre secondo il settimanale, l’ad Rosso sta andando avanti con l’obiettivo di concludere la vendita delle attività inglesi alla BSkyB (News Corp) di Rupert Murdoch superando le questioni relative al prezzo. Per il CorrierEconomia la finalità di Rosso è arrivare al pareggio di bilancio con “…la drastica riduzione dei debiti e quindi degli oneri finanziari, unita alla altre mosse di ristrutturazione aziendale”.