Il rapporto tra minori e media è un argomento che anima il dibattito istituzionale e che coinvolge i bambini, adolescenti e genitori che navigano in un mondo fatto di luci e ombre. I rischi e le problematiche di questo mondo complesso e vasto sono state evidenziate recentemente dall’On. Sandra Cioffi, presidente del CNU, in occasione del convegno “Minori e media: rischi e opportunità” tenutosi presso la Sala della Regina alla Camera dei Deputati proprio durante le celebrazioni del Safer internet day.
Non a caso la presidente ha sottolineato il dovere di proteggere i più deboli, i giovanissimi, evidenziando i rischi del web che è sicuramente uno strumento importante, ma ha anche dei lati oscuri e ricordandoci come i giovani possano diventare vittime di un web poco sicuro, mentre vagano in questo mondo digitale sconfinato senza conoscerne le insidie.
Il presidente AGCOM (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) Giacomo Lasorella ha dichiarato al convegno media e minori che “i fornitori dell’accesso a internet …. sono tenuti a mettere a disposizione dei consumatori dei sistemi di parental control in modo gratuito” per dare a tutti l’opportunità di beneficiare di questo “filtro di contenuti inappropriati per minori.” Questi obblighi, sollecitati dalle istituzioni Europee a Bruxelles, sono stati approvati in una delibera dell’AGCOM il 25 Gennaio 2023. Questa delibera è un passo avanti verso la messa in sicurezza del web per i giovani.
Non dimentichiamoci che la navigazione su internet può contribuire allo scambio d’idee, informazioni e contenuti che arricchisce la nostra società. È opportuno però educare i giovani ed educarci. Si, educarci. Perché molti di noi non conoscono le normative e i sistemi di prevenzione che possono aiutarci a tutelare i diritti dei bambini e degli adolescenti. Proprio di questo ha parlato Elena Ferrara che ci ricorda come sia già stata fatta una legge contro il cyberbullismo, (la legge 71/2017), legge che lei stessa ha firmato.
Molte delle persone con cui ho parlato non erano a conoscenza della legge approvata in Parlamento su proposta della Senatrice Elena Ferrara ma non ancora attuata in modo completo. Questo dimostra come la tutela dei minori su internet sia un argomento di cui si parla troppo poco. Spesso non prestiamo attenzione a questa tematica molto delicata. L’adescamento online di minori è in aumento. Come ci ricorda Ivano Gabrielli, direttore della Polizia Postale, nel corso del 2021 i casi di pedopornografia trattati dalla polizia che sono stati 5316, sono aumentati del 47% rispetto all’anno precedente (in cui sono stati 3243). Questi dati sono contenuti nel dossier “L’abuso sessuale online in danno dei minori” realizzato dal Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O.) del servizio di polizia postale e delle comunicazioni di Roma. Il direttore Ivano Gabrielli ci ricorda l’importanza delle sinergie tra le istituzioni competenti come il CNU e l’AGCOM che possono contribuire ad arginare questi fenomeni criminali.
È necessario sviluppare ulteriori sinergie tra le istituzioni italiane ed Europee che avendo a disposizione più strumenti e più organi di controllo ci aiuteranno a trovare delle soluzioni più efficaci ai problemi della sicurezza e ci aiuteranno a diffondere ulteriormente l’educazione digitale che aiuterà ragazzi, adolescenti e adulti a navigare in sicurezza e facilità. L’approccio transnazionale è il più adeguato a questi problemi che derivano da un mondo estremamente vasto e complesso che non può essere regolamentato dai singoli paesi ma deve essere disciplinato in collaborazione con l’Europa che coordinando e allineando le strategie nazionali può garantire più sicurezza ai giovani. Si presenta un’opportunità, quella di creare una sempre maggiore sinergia tra il governo e L’Europa grazie all’elezione del presidente AGCOM Giacomo Lasorella a Presidente del gruppo dei regolatori Europei per i servizi di media audiovisivi (ERGA) che potrà aiutare a garantire un’applicazione omogenea e coerente delle nuove norme che disciplineranno i media in Europa a beneficio di tutti. Inoltre il presidente può aiutare a implementare ulteriori campagne di comunicazione istituzionali e di educazione digitale che renderanno il web più accessibile a tutti, anche alle fasce d’età più avanzate e a chi per mancanza di conoscenze o consapevolezza non usufruisce di tutti i vantaggi del mondo digitale. Sarà utile usufruire dei fondi del PNRR che implementati adeguatamente potranno aumentare non solo la sicurezza ma anche l’educazione digitale.
Ed è proprio la sfida dell’educazione digitale che può essere affrontata adeguatamente attraverso le sinergie tra istituzioni, che insieme s’impegnano a educare gli utenti. In particolare la sinergia tra AGCOM e CNU è un esempio per tutte quelle istituzioni che vogliono aiutare a implementare misure sempre più adeguate per rendere il web più accessibile e più sicuro.
Il CNU ha partecipato all’evento organizzato dall’AGCOM per l’avvio della campagna di comunicazione per l’Italia digitale. Questa campagna, è necessaria per informare i cittadini sui rischi, le opportunità e le tutele presenti nel mondo digitale. Inoltre i fondi del PNRR dovranno essere usati per finanziare ulteriori campagne di comunicazione istituzionali volte ad affermare la necessità di conoscere il mondo del web e a diffondere l’educazione digitale.
La comunicazione è importante perché legiferare e creare degli strumenti di protezione non basta. È necessario informare gli utenti per far si che gli strumenti di protezione siano applicati e sfruttati al massimo.
Parental control
Molti genitori non conoscono l’esistenza del parental control, strumento di filtro che fa si che i giovani non abbiano accesso a siti inappropriati come i siti pornografici, i siti del gioco d’azzardo o d’incontri online. Il parental control non è sicuramente la panacea di tutti i mali ma, grazie alla delibera approvata lo scorso mese dall’AGCOM, aiuterà a proteggere i più giovani.
Sarà opportuno quindi, far capire l’importanza dell’educazione digitale anche tra gli adulti che devono usare i filtri, il parental control e altri strumenti per proteggere i propri figli. Dobbiamo realizzare che nessuna misura potrà rendere la rete completamente e definitivamente sicura e che avremo sempre bisogno di aggiornare i sistemi di sicurezza e soprattutto di essere al corrente delle future opportunità e i futuri rischi del web.
Allo stesso tempo bisogna rendere questi strumenti di sicurezza accessibili e facilmente gestibili in modo tale da dare l’opportunità al genitore o tutore dei giovanissimi di usare lo strumento di sicurezza in maniera adeguata ed efficace.
Dobbiamo prestare attenzione alla sicurezza digitale, mettendo in campo tutti gli strumenti che possono aiutare a proteggere le nuove generazioni dalle insidie della rete. Il web è accattivante, essendo pieno d’informazioni e divertimenti di tutti i tipi. Internet è uno strumento professionale, ludico, informatico, culturale e creativo importantissimo. È un oceano pieno di tesori in cui purtroppo si nascondono anche delle trappole. Il problema è che in queste trappole a volte non ci finiscono gli adulti, ma ci finiscono i bambini e gli adolescenti.