Italia
Un bonus per l’acquisto dei decoder del digitale terrestre, con la possibilità per le fasce di reddito più basse e gli anziani di ottenere il rimborso della spesa sostenuta. E’ la novità derivante da un emendamento al Decreto Legge Incentivi approvato dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, con cui è stata aumentata la dotazione del Fondo per il passaggio al digitale.
Lunedì il provvedimento sbarcherà in Aula, ma il voto partirà solo da mercoledì
e quindi, considerati i tempi strettissimi, è verosimile, secondo fonti di maggioranza, il ricorso al voto di fiducia da parte del governo. Il decreto deve infatti essere convertito entro il 12 aprile e dopo il sì della Camera dovrà essere esaminato, in una seconda lettura che si preannuncia blindatissima, dal Senato.
Si tratta di una norma che apre la strada ad accordi tra governo e Regioni per estendere progressivamente a tutto il Paese i rimborsi già previsti per Valle d’Aosta e Sardegna, Regioni pilota per il passaggio al digitale, in base però a parametri di reddito ed età. Per gli anziani a basso reddito potrà addirittura essere gratuito.
Nel 2009 – stabilisce l’emendamento – il 20% delle maggiori entrate derivanti dall’assegnazione dei diritti d’uso di “frequenze radio o risorse di numerazione“, al netto delle somme corrisposte dagli operatori come contributi per i diritti d’uso delle frequenze nonché degli importi stimati nei saldi di finanza pubblica, è riassegnata “ad appositi capitoli dello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico” per aumentare il Fondo per il passaggio al digitale.
In pratica saranno estesi ovunque, previa intesa con le singole regioni, i rimborsi all’acquisto di decoder già previsti in Sardegna e Valle d’Aosta,
Rischia, invece, lo stop il passaggio al digitale terrestre del Lazio. All’appello manca ancora il lascia passare della Francia sull’accordo per il numero di frequenze che l’Italia dovrà lasciare libere così da non interferire con
“…Il coordinamento tra Francia e Italia è ancora in corso”, ha dichiarato Francois Rancy, direttore generale dell’Agence Nationale des Fréquences, specificando che il negoziato viaggia insieme alla discussione sul piano frequenze dei due Paesi a switch-over avvenuto. La negoziazione sullo spettro radio si rende necessaria per la posizione geografica del Lazio che espone il suo litorale a interferenze con l’isola-regione francese.