E’ quanto dichiarato dal presidente del Copasir Adolfo Urso, in un’intervista al quotidiano online Affaritaliani.it, ammettendo, dunque, la necessità di spesa per innalzare le difese cyber. “E’ bene ricordare che l’Alleanza atlantica, accanto ai tre domini bellici”, spiega Urso, “ha inserito lo spazio e quindi pure lo spazio cibernetico. Dunque, quando parliamo di difesa ci riferiamo certamente anche a questo”.
“In diverse Relazioni abbiamo documentato al Parlamento come la Russia fosse diventato un Paese molto attrezzato nella sfera cibernetica e quanto fosse importante la difesa cyber. La prima Relazione in questa legislatura era non a caso proprio su questo. E in essa sono già contenute indicazioni e proposte che poi in parte sono state realizzate in questi tre anni e in parte nell’attuale contesto di emergenza. Alcune sono ancora da condurre in porto e mi auguro lo si faccia in tempi congrui”.
Baldoni: “Tra un paio di mesi la Strategia Nazionale di Cybersicurezza”
Per il presidente del Copasir “oggi ancora più urgente pure per perseguire crimini a fini estorsivi come quelli che si sono verificati di recente, penso al caso della Regione Lazio o delle Ferrovie dello Stato. Ma su questo tutt’ora c’è una carenza legislativa”. Proprio su questo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale è al lavoro sulla nuova Strategia Nazionale di Cybersicurezza.
Proprio ieri, il direttore generale dell‘ACN Roberto Baldoni, intervistato in esclusiva da Cybersecurity Italia, ha dichiarato che entro un paio di mesi ci sarà la pubblicazione del documento.
“La Strategia guarderà fino al 2026 ed include, in una modalità integrata, tutta la parte dedicata al cloud nazionale, la rete dei LAP, che avranno come perno il CVCN, lo sviluppo dell’autonomia tecnologica per diminuire le dipendenze dall’estero e i fondi messi a disposizione dal Governo con il PNRR per questi tre obiettivi”, ha detto Baldoni.
Una volta approvata dal Comitato interministeriale per la cybersicurezza, verrà adottata dal presidente del Consiglio dei ministri.