L’impegno di Enel nel contrastare il cambiamento climatico ha raggiunto un nuovo traguardo storico: la validazione della sua roadmap per la decarbonizzazione da parte della Science Based Target Initiative (SBTi), che l’ha decretata in linea con la limitazione del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 ºC, dunque allineata con il più ambizioso obiettivo dell’Accordo di Parigi relativo alla temperatura e adottato dalle Nazioni Unite nel 2015.
“Stiamo decarbonizzando la nostra intera catena del valore, definendo obiettivi ambiziosi e misurabili che coinvolgono non solo le nostre operazioni dirette, ma anche i nostri fornitori e clienti. Combattere il cambiamento climatico è una priorità fondamentale per tutto il nostro business e rappresenta una grande sfida, ma anche un’enorme opportunità“, ha dichiarato Francesco Starace, CEO e Direttore generale di Enel. “La nostra strategia si focalizza sull’accelerazione delle rinnovabili, la digitalizzazione delle nostre reti, la diffusione dell’elettrificazione pulita e l’integrazione di servizi innovativi, che si configurano come fattori determinanti per promuovere un modello a zero emissioni che contribuisca ad incrementare la competitività, sostenibilità e indipendenza energetiche dei paesi che lo adottano.”
I nuovi obiettivi certificati di Enel fanno seguito all’ambizione stabilita dall’azienda oltre un anno fa, quando ha anticipato di dieci anni, dal 2050 al 2040, il proprio impegno ad azzerare le emissioni. Inoltre, gli obiettivi riguardano tutte le emissioni del Gruppo lungo l’intera catena del valore, includendo non solo le emissioni dirette generate dai suoi impianti, ma anche le emissioni indirette prodotte a monte e a valle dai suoi fornitori e clienti.
Nello specifico, l’SBTi ha validato i seguenti impegni per il 2030 e il 2040:
- Riduzione del 100% delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) derivanti dalla generazione di energia per kWh entro il 2040, prendendo il 2017 come anno iniziale di riferimento (365 gCO2e/kWh), con un obiettivo a medio termine dell’80% entro il 2030 (72 gCO2e/kWh);
- Riduzione del 100% delle emissioni GHG dirette (Scope 1) derivanti dalla generazione di energia e delle emissioni GHG indirette (Scope 3) derivanti da attività legate a combustibili ed energia relativamente a tutta l’elettricità venduta per kWh entro il 2040, prendendo il 2017 come anno iniziale di riferimento (332 gCO2e/kWh), con un obiettivo a medio termine del 78% entro il 2030 (73 gCO2e/kWh);
- Riduzione del 100% delle emissioni GHG indirette assolute (Scope 3) derivanti dall’utilizzo dei prodotti venduti entro il 2040, prendendo il 2017 come anno iniziale di riferimento (25,3 MtCO2e), con un obiettivo a medio termine del 55% entro il 2030 (11,4 MtCO2e);
- Riduzione del 90% delle emissioni assolute di Scope 1 e 2 non derivanti dalla generazione di energia e delle emissioni GHG di Scope 3 relativamente a beni e servizi acquistati, beni strumentali e tutte le attività relative a combustibili ed energia entro il 2040, prendendo il 2017 come anno iniziale di riferimento, con un obiettivo a medio termine del 55% entro il 2030.
La roadmap di Enel per la decarbonizzazione verrà implementata attraverso la promozione di un modello di business sostenibile lungo l’intera catena del valore. In tale contesto, il Gruppo sta costantemente rafforzando il suo portafoglio rinnovabile, con un incremento della sua produzione eolica e solare di un fattore pari a 2,5 dal 2015 e la contemporanea drastica riduzione della produzione di energia da carbone di oltre il 75%. Si prevede che nel 2022 la capacità rinnovabile installata di Enel rappresenterà il 67% della capacità installata totale e raggiungerà circa il 79% entro il 2025. Allo stesso tempo, Enel sta contribuendo alla decarbonizzazione di altri settori attraverso la promozione di soluzioni di efficientamento energetico ed elettrificazione presso i suoi clienti business e residenziali. Inoltre, il Gruppo sta compiendo significativi investimenti nella digitalizzazione delle sue reti allo scopo di renderle più affidabili, resilienti e sostenibili. In aggiunta a ciò, Enel si adopera per servirsi solo di fornitori che si impegnino a ridurre drasticamente le loro emissioni GHG, anche supportandoli nei loro sforzi volti alla decarbonizzazione promuovendo approcci innovativi.
L’iniziativa SBTi nasce dalla collaborazione tra il CDP, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF). Fornisce alle aziende un percorso per identificare in che misura e in che tempi devono ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra al fine di contrastare l’aumento delle temperature a livello globale. Enel è stata una delle prime aziende al mondo a certificare i propri obiettivi con l’SBTi all’epoca del suo lancio avvenuto nel 2015. Attualmente sono oltre 2.000 le aziende i cui obiettivi sono stati approvati dall’SBTi, ma solo 125 di esse, tra cui Enel, hanno avuto i propri obiettivi validati secondo il Corporate Net-Zero Standard emesso dall’SBTi nel 2021, che rappresenta il primo quadro di riferimento al mondo per la definizione di obiettivi net-zero aziendali in linea con la scienza del clima.