Tlc e sisma in Abruzzo: l’intervento di Telecom Italia per garantire le comunicazioni nelle aree colpite

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Il maggiore operatore tlc italiano era in Abruzzo già poche ore dopo il sisma, per ripristinare le infrastrutture, sostenere il lavoro della Protezione Civile, accompagnare la popolazione a una graduale normalità.

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Sisma in Abruzzo

Il terremoto in Abruzzo ci ha riportato le immagini dolorose del terremoto, un fenomeno tanto tristemente familiare con il quale dobbiamo abituarci a convivere.

Irpinia, Friuli, Umbria e ancor prima il Belice.

Scosse, dolore, lutto, rabbia, edizioni speciali dei telegiornali, ma parallelamente la corsa per gli interventi d’emergenza, per salvare vite umane e per ripristinare i servizi di primaria necessità, senza i quali anche la macchina dei soccorsi rischiava di fermarsi.

La gara di solidarietà, partita immediatamente dopo il sisma del 6 aprile in Abruzzo, ha coinvolto in maniera massiccia la società civile, ma anche la gran parte delle più importanti aziende italiane.

Le telecomunicazioni sono, come si può immaginare strategiche per sostenere emergenza e ricostruzione, accompagnando le zone colpite a una graduale normalità.

Un contributo determinante, non solo per la popolazione colpita dal sisma, ma anche per chi in Abruzzo si è recato a prestare i soccorsi, è stato quello di Telecom Italia, maggiore operatore tlc italiano.

Vogliamo sottolineare questo aspetto particolare del terremoto d’Abruzzo, perché fa parte anch’esso di quelle eccellenze italiane che tutti ci riconoscono all’estero e che spesso trascuriamo di valorizzare a dovere nel nostro Paese.

Abbiamo voluto toccare con mano e vi riportiamo i dati di cui siamo entrati in possesso, con una piccola cronaca degli interventi di emergenza del più importante operatore tlc italiano, per assicurare le connessioni e facilitare ogni intervento.

Telecom Italia si è, infatti, attivata prontamente da un lato per garantire i collegamenti alla Protezione civile, ai cittadini e alle aziende, dall’altro per ripristinare il funzionamento ottimale dell’infrastruttura di telecomunicazioni in un contesto drammaticamente difficile, caratterizzato da continuati fenomeni tellurici e dalle criticità legate principalmente alla mancanza di elettricità in seguito ai danni subiti dalla centrale di commutazione de L’Aquila Centro.

Quanto alla risposta complessiva dell’infrastruttura di telecomunicazioni, Telecom ha informato che tutte le centrali e le stazioni Radio Base sono rimaste in servizio, mentre sono stati riscontrati danni rilevanti e non ancora tutti ripristinati alla rete esterna.

Nonostante le difficoltà, già alle 5 del mattino del 6 aprile, poche ore dopo la scossa di magnitudo 5,8 della scala Richter che ha fatto tremare la terra nella zona dell’Aquila, Telecom Italia aveva già connesso il Quartier Generale della Protezione Civile, provvedendo poi nel corso della giornata a rendere disponibili 85 linee telefoniche e i relativi terminali telefonici, attraverso la posa di cavi telefonici esterni.

Successivamente è stata realizzata anche una rete Broadband dedicata, per assicurare il trasferimento di dati e l’accesso alla rete internet.

Nei due giorni successivi sono stati quindi aperti i primi 5 Centri Operativi Misti della Protezione Civile in varie Località de L’Aquila e provincia, ricorrendo alla posa di 2,5 km di cavo su percorso urbano e 3,5 Km di cavo sul piano di campagna, per un totale – all’8 aprile – di circa 350 linee telefoniche attive a supporto della Protezione Civile.

Obiettivo dell’azione? Garantire anche i collegamenti dei Centri di accoglienza messi a disposizione della popolazione, con un totale di 330 linee telefoniche a copertura di tutte le strutture.

A favore della popolazione civile, colpita sia negli affetti che con la perdita di ogni bene, Telecom Italia ha anche messo a disposizione 150 telefoni cellulari da utilizzare gratuitamente come “telefono pubblico”, distribuito 2.200 schede telefoniche, utilizzabili presso i posti mobili di Telefonia Pubblica posizionati su indicazione della Protezione Civile e 2.000 telefonini con Sim TIM e ricarica di 5 euro presso le strutture di raccolta della popolazione. Altri 1.000 terminali (con sim e ricarica da 5 euro) e 10.500 ricariche da 20 euro saranno distribuiti in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico e gli altri operatori di telefonia mobile.

Il 6 aprile, i circa 340 mila clienti mobili presenti nell’area, sono stati avvisati via sms dell’avvenuta ricarica gratuita per un importo di 10 euro, nell’ambito di una campagna di solidarietà che è durata sino al 26 aprile e che ha previsto ulteriori accrediti in caso di necessità. È stato quindi prorogato di 2 mesi il pagamento delle fatture mobili, mentre ai clienti di rete fissa senza domiciliazione è stato dilazionato di un mese il pagamento della fattura in scadenza ad aprile (nuova scadenza 15 maggio), sospese (in attesa di decidere le opportune azioni) le fatture in emissione ad aprile (scadenza naturale maggio).

Proroghe dei pagamenti anche per i partner della rete distributiva in provincia de L’Aquila.

Data la necessità di garantire le comunicazioni alla Questura e alla Prefettura – le cui sedi sono state rese inagibili dal sisma – Telecom Italia ha realizzato un centralino provvisorio all’interno di una tenda, su cui sono stati reinstradati i flussi della Questura, della Prefettura e del 113, e ha steso un cavo esterno a 100 coppie collegato alla centrale de L’Aquila Pettino. Successivamente è stato reso disponibile un container per contenere le terminazioni di rete e gli apparati fonia/dati.

Telecom Italia ha quindi dotato di collegamento satellitare le 12 postazioni mobili su camper di Poste Italiane, mentre per ognuna delle 9 postazione collegate anche tramite rete fissa è stata attivata la configurazione tipica degli Uffici Postali: linea ADSL, back-up ISDN per i e 2/3 linee RTG.

Ulteriori 4 postazioni su camper sono previste entro il 24 aprile con la stessa configurazione di rete fissa.

Tra il centralino della sede del Consiglio Regionale Abruzzo e un container collocato nei pressi è stato quindi posato un cavo a 50 coppie, per consentire l’attivazione di un posto operatore e 14 derivati, mentre a partire dal 15 aprile sono state riattivate le dotazioni di comunicazione di 4 agenzie Intesa San Paolo, collocate in due container, che hanno ripreso l’operatività dal 16. Una filiale operativa di UBI Banca è invece operativa dal 22 aprile all’interno di un container collegato tramite 2 accessi ADSL, 2 linee RTG e 1 accesso ISDN.

Lo stesso giorno sono state traslocate, dall’Ag. 2 della Monte Paschi di Siena ad un container mobile, 1 linea ISDN e 1 linea RTG (fax). Per il 23/4 è prevista l’attivazione di una nuova linea ISDN.

I collegamenti RTG (7 linee) dell’Agenzia 3 sono stati traslocati il 23 aprile presso un container e il 22 è stata attivata la connettività dati UMTS.

Per il Consiglio dei Ministri del 23 aprile, Telecom Italia ha quindi attivato 12 linee RTG, 3 linee ISDN, 2 linee ADSL.

Il ritorno a una parvenza di normalità è ancora lontano, ma l’intervento immediato di Telecom Italia – che ha garantito la ripresa delle attività delle forze dell’ordine, degli Uffici Postali e delle banche – ha sottolineato (se ve ne fosse ancora bisogno) il ruolo strategico della rete di telecomunicazioni, particolarmente in caso di calamità naturali, ed ha certamente contribuito a far sentire meno isolata una popolazione che nel giro di pochi minuti ha perso quasi tutto, ma che per ricostruire ha bisogno del contatto mediatico che rafforzi la solidarietà, ma ancor di più dei collegamenti di rete necessari alla ricostruzione delle relazioni locali e dell’economia locale. (a.t.)

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