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Tiscali in mattinata veniva scambiata a 4,775 (+10,9%) dopo l’annuncio della cessione della controllata britannica per 255,5 milioni di sterline, di cui circa 20 mln costituiti dall’assunzione di taluni debiti finanziari, e l’annuncio dell’aumento di capitale fino a 210 milioni.
Il Cda ha, infatti, approvato la cessione del 100% delle azioni di Tiscali Uk a Carphone Warehouse Group. Il perfezionamento dell’operazione, si legge in una nota, è soggetto alle consuete approvazioni regolamentari e alla finalizzazione degli accordi di ristrutturazione del debito complessivo del gruppo. Nell’ambito dell’operazione è altresì previsto un accordo transattivo con VNIL (socio di minoranza e creditore di Tiscali UK) in base al quale è previsto il riacquisto della quota di minoranza e lo stralcio parziale del debito ad essa dovuto. Al momento, tuttavia, non sono stati definiti i dettagli dell’accordo con VNIL.
Al 31 dicembre 2008, Tiscali UK, primario operatore ADSL sul mercato UK con una quota di mercato broadband di circa il 10%, registrava circa 1,7 milioni di abbonati ADSL.
Nel 2008, i ricavi e l’Ebitda, al netto degli appostamenti, sono stati rispettivamente pari a circa 535 mln di sterline e circa 67 mln.
“La cessione di Tiscali UK al gruppo Carphone Warehouse e la ristrutturazione della posizione finanziaria del gruppo Tiscali riflettono la volontà di concentrarsi sul rilancio delle attività italiane con un’adeguata struttura patrimoniale“, ha dichiarato Mario Rosso, presidente e Ad di Tiscali.
“L’operazione di cessione si inserisce nel contesto di una chiara tendenza al consolidamento di un mercato fortemente competitivo come quello inglese e consente la valorizzazione del capitale umano e industriale di Tiscali UK all’interno del gruppo Carphone Warehouse”.
Tiscali riceverà dal piano industriale e da quello finanziario “nuova linfa e un nuovo rilancio”, ha spiegato ancora Rosso.
“I meccanismi hanno flessibilità e sono in via di definizione“, ha commentato l’amministratore delegato di Tiscali che non si è sbilanciato nel fornire indicazioni sulle previsioni circa il rapporto futuro tra debito ed Ebitda. “Riteniamo che tale rapporto si porterà su livelli sostenibili“, ha detto, intendendo “quelli che tecnicamente sono sostenibili con i flussi di cassa previsti dal piano industriale”.
A Intesa Sanpaolo e JPMorgan fa capo il 70% circa del debito di Tiscali, pari a 500 mln euro. E’ quanto precisato Rosso, nell’ambito della conference call di presentazione dell’operazione di cessione degli asset Uk.
I proventi delle due operazioni serviranno a completare, entro il prossimo 5 giugno, il piano di ristrutturazione del debito che prevede un aumento di capitale fino a un massimo di 210 milioni di euro ‘interamente garantito’.
L’obiettivo del piano di ristrutturazione, che sarà presentato al mercato ‘a breve’, come riferisce la nota, sarà “…la riduzione, il riscadenzamento e la revisione delle condizioni del debito, anche mediante l’utilizzo dei proventi della cessione delle attività inglesi, nonché il rafforzamento delle dotazioni patrimoniali da realizzarsi attraverso un aumento di capitale in opzione per un importo complessivo fino ad un massimo di 210 milioni di euro, che sarà interamente garantito”.
E’ inoltre previsto che siano assunti da Renato Soru “impegni di voto in relazione alle delibere di aumento di capitale sociale in opzione e impegni di sottoscrizione, in via diretta o indiretta, di parte del predetto aumento di capitale sociale”.
Queste novità potrebbero anche portare i revisori ad esprimere un giudizio sul bilancio
“…Abbiamo assoluta certezza che ci siano gli elementi perché sia ritrattata l’opinione della società di revisione. Siamo fiduciosi che alla luce dei nuovi elementi ci sia disponibilità a migliorare