I cambiamenti di Meta nell’ultimo anno e la scommessa a 360° sul successo del metaverso. Le prospettive dell’ecosistema digitale, il tema centrale della connettività e della data protection. Ne abbiamo parlato con Markus Reinisch, Vicepresidente Public Policy Europa e Global Economic Policy di Meta, a margine del 5G Italy, la conferenza internazionale organizzata dal CNIT.
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Key4biz. L’industria digitale sta attraversando un momento di profonda trasformazione. Nel corso dell’ultimo anno, Meta stessa è cambiata drasticamente. Secondo lei, cosa sta succedendo nell’ecosistema, e come state affrontando questo momento di cambiamento?
Markus Reinisch. Il mutamento del panorama geopolitico ha sicuramente un impatto sulle prospettive di crescita economica globale. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le conseguenze della pandemia sono sicuramente le principali, ma non le uniche, sfide che ci troviamo a fronteggiare in questo momento e che minano la stabilità degli equilibri macroeconomici.
Nello specifico poi, l’ecosistema digitale è sempre più competitivo e si trova ad affrontare una tendenza altalenante del mercato dell’eCommerce che ne ha compromesso le stime di crescita.
Tutti i settori produttivi hanno intrapreso un percorso di trasformazione per adeguarsi ai nuovi equilibri economici. Noi, in particolare, vogliamo diventare più efficienti e concentrarci su quello che sappiamo fare meglio: creare innovazione. Ci impegniamo da sempre per creare valore per le persone e le aziende che utilizzano le App di Meta, su cui continuiamo ad investire, e oggi abbiamo scelto di contribuire allo sviluppo del metaverso. Crediamo infatti che le realtà immersive siano l’evoluzione naturale, ma soprattutto necessaria, di Internet come lo conosciamo oggi.
Key4biz. Abbiamo l’opportunità di parlare di uno dei temi caldi del dibattito sul digitale direttamente con Meta. Le chiedo quindi: cos’è il metaverso? Qual è la vostra visione?
Markus Reinisch. Sono felice di poter parlare del metaverso e di come noi lo immaginiamo. Se dovessimo dare una definizione generale, potremmo dire che il metaverso è un insieme di spazi digitali interconnessi e accessibile attraverso una molteplicità di dispositivi e tecnologie diverse – occhiali per la realtà aumentata, visori per la realtà virtuale, personal computer, smart display e cellulari. Il metaverso renderà le nostre esperienze online più realistiche e immersive, consentendoci così di superare le due dimensioni dell’internet odierno.
Quando è nato Facebook, ormai 18 anni fa, la navigazione online era limitata per lo più alla fruizione e alla redazione di testi scritti. Con l’evoluzione dei dispositivi, e man mano che le connessioni sono diventate più veloci, le nostre esperienze si sono spostate dai desktop ai dispositivi mobili, e sono diventate molto più visuali. Dato che la tecnologia continua ad evolvere, è più che naturale riflettere su quale ne sarà il futuro.
Il metaverso apre ad immense opportunità, e molte delle sue applicazioni non sono neanche immaginabili oggi. Basti solo pensare al valore che può essere creato nel campo dell’istruzione e della sanità.
Key4biz. Interessante. Potrebbe dirci di più?
Markus Reinisch. Immagini il contributo che la realtà aumentata e quella virtuale possono apportare alla formazione del personale medico-sanitario. Il metaverso potrebbe rivelarsi un punto di svolta per tutte le professioni considerate “ad alto rischio”: sarà possibile, ad esempio, praticare interventi chirurgici senza correre alcun rischio e formare gli operatori di primo soccorso senza metterli in situazioni realmente pericolose. Inoltre, educazione e formazione non saranno limitate da nessuna barriera fisica: studiare medicina e fare esercitazioni pratiche sarà possibile grazie alle esperienze VR a prescindere dal luogo fisico in cui si trovano gli studenti.
Internet ha trasformato il modo in cui studiamo e ci informiamo. Il metaverso promette di rendere l’educazione molto più accessibile e interattiva e di superare i metodi tradizionali, legati prevalentemente all’utilizzo di schermi e lavagne. Crediamo molto nell’importanza di modernizzare l’istruzione, e stiamo già investendo attraverso la creazione del fondo di ricerca Meta Immersive Learning, finanziato con 150 milioni di dollari.
Key4biz. Quindi Meta sarà l’unica azienda a sviluppare il metaverso, o altre realtà ed aziende avranno l’opportunità di contribuirvi?
Markus Reinisch. La costruzione del metaverso è un progetto collettivo e Meta è solo uno degli attori che sta lavorando per costruire tecnologie, piattaforme e prodotti per le realtà immersive.
Per creare ecosistemi aperti by default e perfettamente integrati tra loro, è cruciale sviluppare protocolli e standard di interoperabilità. Altrettanto centrale è il concetto di crescita dell’ecosistema del metaverso, che coinvolge realtà diverse che potranno contribuire alla creazione di nuovi dispositivi ed esperienze, ciascuna secondo la propria expertise.
L’Italia è leader di questo percorso. Abbiamo lanciato una partnership con EssilorLuxottica per costruire il nostro primo modello di occhiali smart. Abbiamo investito molto in R&D per spingere la trasformazione tecnologica e potenziare la convergenza tra design d’eccellenza e tecnologie all’avanguardia.
Uno studio condotto per Meta dalla società Analysis Group ha stimato che il valore economico complessivo del metaverso potrebbe contribuire al PIL europeo per oltre 440 miliardi di dollari entro il 2031.
Le opportunità che il metaverso apre per le imprese sono quindi infinite. Mi permetta di sottolineare che, insieme alla disponibilità di tecnologie all’avanguardia, la creazione di norme e regole favorevoli al digitale è un presupposto imprescindibile affinché le imprese possano beneficiare dallo sviluppo del metaverso, e possano pianificare investimenti e strategie di sviluppo di lungo periodo.
Key4biz. Vero. Le imprese crescono se il contesto in cui operano è sufficientemente abilitante. Il potenziamento della connettività è fondamentale per consentire l’innovazione e questo è infatti il tema centrale di cui si è discusso al 5G Italy. Qual è la vostra visione sul rapporto tra connettività e sviluppo tecnologico?
Markus Reinisch. La crescita economica è più rapida quando le imprese hanno stabile e costante accesso ad internet, e l’aumento di connettività crea sinergie e benefici straordinari per la società.
Per questo motivo, abbiamo investito nello sviluppo delle grandi infrastrutture – come i cavi sottomarini, la fibra e i data center – lavorando in partnership con altri operatori del mercato e grazie alle competenze che ciascuno di noi ha condiviso. Uno degli esempi è il cavo sottomarino 2Africa, che abbiamo realizzato insieme al relativo consorzio che comprende anche Orange e Vodafone. 2Africa è il cavo più lungo mai posato e collegherà 3 miliardi di persone in Africa, Europa e Asia, e mi fa piacere ricordare che il primo approdo del cavo è avvenuto qui in Italia, precisamente a Genova, nell’aprile di quest’anno.
Un tema cruciale in questo ambito è la cooperazione, che diventa fondamentale per fornire servizi di qualità a persone e imprese. Nel dibattito relativo ai costi di sviluppo della rete, vale la pena sottolineare che le telco e le aziende come Meta sono servizi complementari: noi orientiamo la domanda per i servizi di telecomunicazione da parte degli utenti, e la domanda degli utenti crea le condizioni per gli investimenti in reti di telecomunicazione. Non crediamo ci sia un fallimento del mercato da correggere, poiché vi è un adeguato scambio di valore in entrambe le direzioni.
Key4biz. Oltre alla connettività, anche il trasferimento transatlantico dei dati è essenziale affinché imprese digitali, e non, possano continuare a fornire i propri servizi. Siamo più vicini ad un quadro più affidabile dopo la firma dell’ordine esecutivo da parte del Presidente Biden?
Markus Reinisch. Sì, sicuramente la firma dell’ordine esecutivo è un passaggio essenziale per ripristinare la stabilità dei flussi transatlantici di dati, un risultato importante che arriva a seguito di negoziazioni lunghe e complesse. Tuttavia, è importante ricordare che l’Europa deve ancora iniziare il processo di adozione della decisione di adeguatezza, di cui ancora si attende una prima proposta.
Siamo certi che l’Europa comprenda l’importanza di concludere questo processo velocemente, e riconosca che il trasferimento internazionale di dati sia un requisito chiave per il successo del processo di digitalizzazione, per consentire alle istituzioni di offrire ai propri cittadini servizi efficienti e alle imprese di crescere. Secondo alcune stime, infatti, l’industria manifatturiera europea sarà proprio quella che trarrà i maggiori benefici dall’incremento del trasferimento di dati, con un guadagno di 60 miliardi di euro in esportazioni all’anno.
Ci auguriamo che l’Italia sia leader della discussione relativa al trasferimento di dati UE-USA, a testimonianza del suo storico atlantismo e della sua posizione a tutela dei valori occidentali. E’ infatti importante ricordare che i legami transatlantici UE-USA non si limitano agli aspetti economici, ma uniscono le nostre democrazie e il nostro impegno per il rispetto dei diritti umani.
Key4biz. Il GDPR rappresenta il primo passo dell’Europa verso la creazione di regole del digitale con respiro globale. Di recente abbiamo assistito ad altri interventi come il DSA, il DMA o il Data Act, attualmente in discussione. Qual è la posizione di Meta? La regolazione europea preoccupa?
Markus Reinisch. Il dibattito sulla regolamentazione dell’economia dei dati o dei mercati digitali, per citare alcuni dei temi più discussi, va avanti da molto e anche noi da tempo chiediamo quadri regolamentari chiari in questi e altri ambiti.
Siamo convinti che le regole debbano essere uniformi e armonizzate perché la certezza giuridica permette di creare valore e incentivare gli investimenti. Ad esempio, per quanto riguarda il DSA, siamo d’accordo sulla necessità di accrescere l’accountability delle piattaforme a beneficio degli utenti. Condividiamo l’ambizione del DMA che punta a migliorare certi aspetti di Internet, specialmente nei contesti in cui gli utenti sono vincolati a sistemi operativi specifici o a servizi di determinati fornitori. In un contesto che richiede uno sforzo di compliance senza precedenti, è fondamentale che gli Stati membri favoriscano la realizzazione di un quadro armonizzato in tutta l’Unione, e non solo.
La dimensione transatlantica va tenuta in forte considerazione. Internet è globale e deve essere regolato come tale specialmente dalle società occidentali che condividono valori e obiettivi comuni. Nel contesto odierno, è importante respingere il sovranismo digitale che alimenta pregiudizi e falsità sulla tecnologia e sul suo funzionamento. Ogni Paese dovrebbe impegnarsi per realizzare un Internet aperto e accessibile, garantendo sempre il progresso e libertà di pensiero.