Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione

di di Ruben Razzante |

Con riferimenti alla tutela della privacy, alla diffamazione e all'editoria on-line

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Manuale di diritto dell'informazione e della comunicazione

Cedam Editore
Pubblicato: 2009
Pagine: 476
ISBN: 9788813283506
Prezzo: 39,00

E’ uscita la quarta edizione del “Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione” di Ruben Razzante, che raccoglie le ultime novità normative, dottrinali e giurisprudenziali, nazionali, europee ed extraeuropee, in materia di diritto all’informazione, pluralismo, giornalismo, sistema dei media (carta stampata ed emittenza radiotelevisiva), editoria on-line, privacy e diritto di cronaca, intercettazioni, diffamazione a mezzo stampa e a mezzo internet, diritto d’autore, par condicio, etica e minori, informazione economica e finanziaria, informazione sportiva, commistioni tra pubblicità e informazione, organizzazione delle strutture di comunicazione nelle pubbliche amministrazioni.

Il volume costituisce un corposo supporto all’attività professionale degli operatori del mondo dei media, dei comunicatori pubblici e d’impresa, degli avvocati, dei magistrati, degli studiosi del diritto applicato al mondo delle comunicazioni e dei docenti e studenti universitari dei corsi di laurea in scienze della comunicazione e discipline affini.

In 480 pagine l’autore, che è consulente per la comunicazione pubblica e istituzionale e le reazioni esterne di importanti multinazionali, giornalista professionista, consigliere d’amministrazione della Fondazione Bordoni, professore di diritto dell’informazione e della comunicazione e di diritto del copyright e legislazione dei beni culturali presso l’Università Cattolica di Milano e direttore del Master in giornalismo dell’Università della Basilicata, dà conto della consistente produzione normativa degli ultimi anni in materia di informazione e comunicazione, puntualizzando che al giornalismo della carta stampata e a quello radiotelevisivo si sono affiancati autorevolmente il giornalismo istituzionale (uffici stampa) e quello on-line, i quali stanno guadagnandosi piena dignità professionale, allargando l’orizzonte dell’impegno degli operatori dell’informazione e ponendo l’esigenza di definire un più ampio e comprensivo quadro normativo.

Oggetto del primo capitolo del volume è la tutela apprestata dalla Costituzione italiana e da alcune significative Carte europee alla libertà di manifestazione del pensiero intesa in senso lato e con tutte le sue implicazioni, dal diritto di informare al diritto ad essere informati (correttamente), passando attraverso le dinamiche del pluralismo. Nel secondo capitolo vengono trattate tutte le norme vigenti in materia giornalistica, dalla legge sulla stampa alla nuova legge sull’editoria, dalle normative in materia di emittenza radiotelevisiva a quelle sul diritto d’autore, senza dimenticare la spinosa questione della par condicio e le regole dell’informazione economico-finanziaria e sportiva.

 

Interamente dedicato al nuovo Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003) è il terzo capitolo, nel quale l’autore si cimenta altresì nell’analisi del precario equilibrio tra tutela della privacy ed esercizio del diritto di cronaca, sul quale in molte circostanze l’Ordine dei giornalisti e il Garante per la privacy hanno dovuto pronunciarsi, a partire dalla necessaria interpretazione dei precetti dettati dal codice deontologico, soprattutto, ma non solo, in materia di intercettazioni e divulgazione di dati sensibili.
Il quarto capitolo è imperniato sull’analisi del reato di diffamazione a mezzo stampa e contiene una parte consistente sulla diffamazione on-line, che chiama in causa tutti gli operatori di Internet, dai redattori degli articoli diffusi via web ai provider.

Il quinto e ultimo capitolo verte sulla comunicazione pubblica e istituzionale e sulle strutture come gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico (Urp), alle quali gli enti pubblici si affidano per la gestione professionale delle loro attività di informazione e comunicazione interna ed esterna. Nell’ultimo capitolo si analizzano anche temi legati alla formazione, alla semplificazione amministrativa, alla rendicontazione, alla digitalizzazione e alla verifica del gradimento delle politiche pubbliche da parte dei cittadini (customer satisfaction).

Ruben Razzante, è professore di Diritto dell’Informazione e del Prodotto culturale e di Diritto del Copyright e Legislazione dei beni culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si è laureato in giurisprudenza e in scienze politiche. È consigliere d’amministrazione della Fondazione Bordoni, direttore del Master in giornalismo dell’Università degli studi della Basilicata. Consulente per le attività di lobbying, comunicazione e formazione di importanti multinazionali e di numerose pubbliche amministrazioni, è anche giornalista professionista e docente ai corsi di preparazione all’esame di Stato promossi dall’Ordine nazionale dei giornalisti. Svolge un’intensa attività pubblicistica e convegnistica sui temi della libertà di informazione, della privacy, dell’editoria on-line, della comunicazione pubblica e d’impresa. Nel 2000 ha dato alle stampe il volume “Giornalismo e comunicazione pubblica”, che è giunto alla seconda edizione.
 

 

Flavio Fabbri

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