MSN: servizio sospeso per i Paesi messi sotto embargo da Washington

di Flavio Fabbri |

VINTI

Il 20 maggio scorso è stata pubblicata, sul sito ufficiale di Windows Live Messenger, la lista dei Paesi in cui il popolare e diffusissimo servizio di messaggeria istantanea MSN sarebbe stato di li a poco sospeso a tempo indeterminato. Scorrendo la black list dei cattivi c’erano: Cuba, Siria, Iran, Sudan e Corea del Nord. Sono tutti Paesi sotto embargo, quindi già sottoposti a misure economiche volute da Washington e fortemente penalizzanti, che da oggi avranno un problema in più: l’oscuramento del servizio di messaggistica istantanea, Windows Messenger.

La decisione presa da Microsoft, ancora oggi senza una spiegazione ufficiale, secondo molti è orientata a favorire e supportare la politica estera degli Stati Uniti e rendere ancora più pesanti le sanzioni governative contro quegli stati che si sono macchiati di qualche colpa verso Washington. Della pagina fatidica, nel frattempo, su cui è stata resa pubblica la lista nera voluta da Redmond, non c’è più traccia in rete, mentre dalla blogosphera già arrivano le prime voci di attività hacking per aggirare il blocco. Difficile ‘fermare’ la rete, anche per Microsoft.
 

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