VoIP, T-Mobile ci ripensa: sì a Skype sull’iPhone, ma chi lo vuole dovrà pagare

di Alessandra Talarico |

Europa


Telefonino Skype

I clienti dell’operatore mobile tedesco T-Mobile potranno usare Skype sul cellulare dalla prossima estate, ma dovranno pagare un supplemento mensile di 9,95 euro.

È quanto ha reso noto la società, in risposta alle forti critiche suscitate dalla decisione di vietare l’utilizzo di Skype e qualsiasi servizio VoIP sull’iPhone, essendo l’uso di simili applicazioni contrario al contratto che gli utenti stipulano al momento dell’acquisto del cellulare Apple, di cui l’operatore è rivenditore esclusivo su molti mercati europei.

Dal momento che la maggior parte degli operatori esclusivisti dell’iPhone 3G vendono il telefonino con un abbonamento di 24 mesi che include anche traffico gratuito o una tariffa flat per la connessione a internet, grazie al software iPhone gli utenti potrebbero risparmiare sui costi sia delle chiamate nazionali che, soprattutto, di quelle internazionali.

Le applicazioni come Skype pongono dunque le società che offrono servizi VoIP in diretta concorrenza con gli operatori esclusivisti dell’iPhone, che contano sulle connessioni dati per rimpinguare le casse, alla luce del costante declino dei profitti legati ai servizi vocali, messi in crisi anche dal successo del VoIP, che consente di chiamare gratuitamente o a prezzi decisamente inferiori di quelli proposti dagli operatori tradizionali.

Secondo Georg Pölzl, Managing Director di T-Mobile Deutschland, “sono necessari ulteriori investimenti per un uso simultaneo di applicazioni VoIP ‘always on'” e non sarebbe carino accollare questi costi aggiuntivi anche agli utenti che il VoIP non lo usano.

Per questa ragione, ha aggiunto Pölzl, “daremo a chi vuole la possibilità di usare la telefonia via internet, mantenendo altrimenti bloccata l’applicazione”.

La decisione di T-Mobile di vietare l’uso delle applicazioni VoIP sui cellulari di ultima generazione, seguita oltreoceano anche da AT&T, ha immediatamente scatenato forti critiche da parte dei fornitori di servizi IP e delle associazioni dei consumatori.

La coalizione Voice on the Net (VON) Europe – che include anche Google, Microsoft e Intel – si è prontamente rivolta alle istituzioni europee per denunciare l’intenzione degli operatori mobili di boicottare i servizi VoIP pensati per i telefonini.

Le VoIP company sostengono infatti che il blocco delle applicazioni mobili sulle reti 3G limiterebbe la scelta dei consumatori e sarebbe “estremamente dannoso per il benessere dei consumatori europei”.

E anche negli Usa, l’associazione Free Press ha chiesto alla Federal Communications Commission di indagare sulla decisione di Apple e AT&T di bloccare l’uso di Skype sulla rete 3G.

Gli utenti AT&T, praticamente, possono usare Skype solo attraverso la connessione Wi-Fi (cosa, anche questa, vietata invece da T-Mobile), ma non via 3G, ma questo atteggiamento sarebbe in netta violazione dei principi federali, che vietano ai provider di bloccare l’accesso dei consumatori a servizi legali.

L’associazione, insieme ad altri gruppi di consumatori, vuole dunque che la FCC affermi che la net neutrality sia tutelata anche sulle reti wireless, evitando la discriminazione di qualsivoglia dispositivo, applicazione o tecnologia.

L’applicazione Skype per iPhone ha riscosso un successo straordinario: lanciata ad aprile, è stata scaricata da oltre un milione di utenti nelle prime 24 ore e si conferma fra i programmi più scaricati in rete in tutti gli Apple store in diversi Paesi, tra cui Italia, Usa, Francia Germania e Australia.

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