Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale
Dopo il decreto del 6 ottobre pubblicato dal ministero della Transizione ecologica, sono stati stabiliti alcuni paletti per l’utilizzo dei riscaldamenti nelle cose, negli uffici e negli impianti di produzione. Cambiano orari di funzionamento e livello di temperatura a livello locale, con l’obiettivo dichiarato di tagliare i consumi di gas e di energia elettrica.
Il periodo di accensione degli impianti (suddiviso per zone) è stato infatti ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio.
Ovviamente sono indicazioni generali, difficili da verificare soprattutto a livello di abitazioni private (31 milioni di case, secondo l’Istat, di cui 7 milioni risultano vuote), di uffici privati e forse in generale, anche per mancanza di personale da inviare ai controlli, in tutti gli edifici che occupano suolo nazionale (circa 14,5 milioni di unità).
Certamente, visto il momento emergenziale, qualcosa è necessario fare e ognuno può contribuire intanto evitando inutili sprechi e costosi eccessi nell’utilizzo dei riscaldamenti.
Il vademecum dell’Enea per la corretta gestione dei riscaldamenti in casa, in ufficio e nelle fabbriche
In nostro aiuto arriva anche l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha pubblicato un vademecum dal titolo “Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas”, con l’obiettivo di agevolare l’attuazione delle misure di contenimento dei consumi di metano per il riscaldamento domestico.
Come sostenuto nel primo studio sulla flessibilità della domanda (Demand-Side Flexibility o DSF) pubblicato da smartEn, l’associazione europea delle imprese che integra le soluzioni guidate dai consumatori nella transizione energetica pulita, è ormai fondamentale che i consumatori assumano un ruolo attivo, sin da subito, per contrastare questa situazione di emergenza .
Riguardo alle misure previste dal decreto del Mite, l’Agenzia ha calcolato che queste misure amministrative, se attuate dall’80% delle famiglie italiane, possono comportare un risparmio nazionale di 2,7 miliardi di mc di metano e circa 180 euro circa in meno all’anno in bolletta per utenza.
Ogni grado in più in casa, nell’utilizzo dei riscaldamenti, rispetto al massimo di 19°C consentiti comporta un aumento del consumo fino al 10%, tenendo presente anche che la temperatura sale di 1-2°C dopo che una persona permane 30 minuti all’interno di una stanza.
Le 10 azioni per ridurre consumi e risparmiare in bolletta
Il vademecum in 10 azioni:
- 1. ESEGUI LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI
Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
- 2. CONTROLLA LA TEMPERATURA DEGLI AMBIENTI
Bastano 19 gradi per garantire il comfort necessario in casa. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.
- 3. ATTENZIONE ALLE ORE DI ACCENSIONE
Le nuove regole riducono di 1 ora i tempi di accensione finora consentiti. Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi.
- 4. INSTALLA PANNELLI RIFLETTENTI TRA MURO E TERMOSIFONE
Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
- 5. SCHERMA LE FINESTRE DURANTE LA NOTTE
Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
- 6. EVITA OSTACOLI DAVANTI AI TERMOSIFONI
Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi.
- 7. NON LASCIARE LE FINESTRE APERTE TROPPO A LUNGO
Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.
- 8. FAI UN CHECK-UP ALLA TUA CASA
Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%.
- 9. INSTALLA VALVOLE TERMOSTATICHE
Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
- 10. SCEGLI SOLUZIONI DI ULTIMA GENERAZIONE
Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.