Il bando per la transizione digitale
Pubblicata la terza serie di inviti per presentare proposte progettuali all’interno del Programma Europa Digitale. La Commissione europea ha stanziato 200 milioni di euro, a cui sarà possibile accedere inviando la propria domanda di adesione entro il 24 gennaio 2023.
I bandi sono destinati a imprese e amministrazioni pubbliche di tutti gli Stati membri dell’Unione europea (e Paesi associati), ma per dubbi e informazioni c’è la pagina web istituzionale.
Al centro dell’azione della Commissione c’è la volontà di accelerare la trasformazione digitale e i processi di innovazione tecnologica già in atto, necessari per rafforzare la competitività delle aziende europee e per garantire crescita e occupazione.
Strumenti di IA per imprese e amministrazioni pubbliche
La fetta più grossa delle risorse finanziarie, circa 170 milioni di euro, è destinata alla creazione di spazi comuni di dati, con impianto regolatorio trasparente e garantito, e per lo sviluppo di una piattaforma comune per l’intelligenza artificiale, “AI tools made in Europe”, a cui imprese e amministrazioni pubbliche potranno rivolgersi supportate da un quadro normativo chiaro e affidabile.
Nella stessa area di intervento c’è anche la ricerca di progetti per il cloud-to-edge e di piani didattici e formativi per l’istruzione specializzata nel settore delle tecnologie digitali avanzate.
Poli europei per l’innovazione digitale
Circa 30 milioni di euro, infine, saranno destinati alla nascita dei poli europei dell’innovazione digitale: European Digital Innovation Hubs.
Avranno il compito di supportare imprese grandi, piccole e medie, comprese le startup, e certamente gli enti locali e la Pubblica Amministrazione centrale nell’accelerare la transizione digitale in corso.
In questo caso il bando ha una scadenza ravvicinata, il 16 novembre 2022.
In linea generale, il Programma Europa digitale ha l’obiettivo di finanziare i migliori progetti in cinque settori cruciali da cui trarranno per lungo tempo benefici i cittadini e le imprese (anche le Pmi e le startup): supercalcolo; intelligenza artificiale; cibersicurezza; competenze digitali avanzate; garantire un uso diffuso delle tecnologie digitali nell’economia e nella società.
Il programma, che può contare su una dotazione finanziaria complessiva di 7,59 miliardi di euro fino al 2027, mira anche a colmare il gap esistente tra la ricerca sulle tecnologie digitali e la diffusione sul mercato.