Tlc: da Bernabè appello agli europarlamentari, ‘Nuove regole a sostegno della competitività e a tutela dei consumatori’

di Alessandra Talarico |

All'evento organizzato da Telecom Italia a Strasburgo, oltre a una nutrita presenza di deputati italiani e non, anche il Commissario Ue Viviane Reding e il Vice-Presidente della Commissione Antonio Tajani.

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Franco Bernabè

Dopo anni di crescita ininterrotta, il mercato delle telecomunicazioni comincia a mostrare evidenti segni di rallentamento, a causa della crisi che ha stravolto gli equilibri macroeconomici e generato una grave contrazione dei consumi. Il tutto in un momento in cui il settore si trova alla svolta della banda larga ultraveloce, che richiede ingenti investimenti e nuove regole che garantiscano un ritorno economico adeguato, proteggendo nel contempo la concorrenza.

 

In questo contesto estremamente complesso e delicato, dunque, bisogna mettere a punto regole in grado di confrontarsi con due esigenze primarie: da un lato quella di “trasferire benefici ai consumatori” nel breve periodo, dall’altro quella di “dare alle imprese la possibilità di competere” sul lungo periodo e in un contesto sempre più globale.

 

Lo ha ribadito l’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabe intervenendo a Strasburgo all’evento in onore dei deputati italiani, organizzato dall’ufficio di Bruxelles di Telecom Italia – guidato da Luigi Gambardella – cui hanno partecipato, tra gli altri, il Commissario ai media e alla società dell’informazione Viviane Reding e il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.

“L’industria delle Tlc – ha detto Bernabè – vive un momento complesso e nuovo. Eravamo abituati ad un mercato in costante crescita, che offriva sempre nuovi prodotti, mentre ora nella prima volta nella Ue ci troviamo in una saturazione di mercato o anche, in alcuni Paesi, davanti a una flessione della domanda”.

 

Ringraziando il Parlamento europeo e la Commissione, che hanno finora svolto un importante lavoro per favorire l’apertura del mercato, Bernabè ha rivolto agli europarlamentari l’appello a sostenere ancora il mercato tlc in questo nuovo ciclo, in cui, come se non bastasse, le telco vedono il loro campo invaso da una moltitudine di nuovi soggetti, provenienti da altri mercati e in grado di investire ingenti risorse senza doversi preoccupare della realizzazione delle infrastrutture.

Pensiamo ad esempio a società come Google e Apple, che con i loro prodotti e servizi mobili hanno ribaltato gli equilibri del settore grazie all’appeal dei loro marchi, lasciando però alle telecom tradizionali il peso della gestione delle infrastrutture “mentre loro portano via risorse, che qualcuno ha calcolato in 10 miliardi di euro, senza lasciare nulla”.

 

Bernabè ha quindi sottolineato l’impegno di Telecom Italia sul fronte della libertà di accesso: l’esempio di Open Access “farà scuola in Europa” e, come ha sottolineato anche il presidente Agcom Corrado Calabrò, garantirà un contesto “durevolmente concorrenziale” anche nella rete fissa.

Da canto suo, ha concluso l’ad di Telecom, la società darà il suo sostegno agli sforzi che il Parlamento europeo dovrà affrontare per superare le sfide rappresentate dal nuovo contesto macroeconomico e cercherà di “essere sempre più vicina ai consumatori”.

 

L’appello a sostenere le imprese europee è stato rilanciato anche da Antonio Tajani – vicepresidente e responsabile ai Trasporti – secondo cui i legislatori europei dovranno studiare un nuovo set di regole in grado di “resistere all’urto che abbiamo avuto”.
I lavori del nuovo Parlamento europeo hanno preso il via lunedì. Oggi, intanto, si è decisa la composizione delle 20 Commissioni parlamentari che si insedieranno nelle prossime settimane.

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