Rai-Sky: in 2-3 anni i maggiori introiti pubblicitari compenserebbero i mancati ricavi della ‘mancia’ della Tv di Murdoch

di di Remigio del Grosso (Vice Presidente Vicario Comitato Media e Minori) |

Italia


Sede Rai

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera ricevuta da Remigio del Grosso, Vice Presidente Consiglio Nazionale degli Utenti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e Membro del Comitato Scientifico Rai, che interviene in merito alle trattative in corso per il rinnovo del contratto Rai-Sky in scadenza il 31 luglio 2009.

 

 

 

 

Gentile Direttore,

 

 

si stanno moltiplicando in questi giorni i difensori degli interessi del monopolista satellitare italiano Sky.

 

Da ultimo, ho letto l’interessante e competente articolo dell’ing. Salvatore Morello (Leggi Articolo) che, tuttavia, contiene alcune determinanti inesattezze che inficiano l’intero ragionamento a sostegno della permanenza dei canali Rai sul bouquet Sky.

 

La Rai è inadempiente da tempo – probabilmente sin dai tempi in cui si giovava della preziosa collaborazione dell’ing. Morello – nei confronti dei propri abbonati che, abitando in zone impervie, non hanno mai potuto vedere i canali del servizio pubblico radiotelevisivo, nemmeno dotandosi di un abbonamento supplementare a Sky, in quanto spesso e volentieri le trasmissioni più importanti (film, fiction ed eventi sportivi) erano oscurate.

 

Con la cessione a Sky dei suoi programmi, Rai non ha affatto aumentato il suo bacino di utenza, in quanto al 99% gli abbonati Sky sono già utenti del servizio pubblico.

 

I canali di Raisat, poi, sono probabilmente prodotti anch’essi con i soldi dei cittadini e non si comprende per quale motivo i contribuenti per vederli hanno dovuto fino ad oggi pagare un ulteriore canone di abbonamento.

 

In prospettiva i canali Raisat, se passeranno come promesso sulla TDT, godranno di un bacino di utenza notevolmente superiore a quello assicurato da Sky. Ed infatti, il Vice Direttore Generale Leone mi ha confermato che in due o tre anni i maggiori introiti pubblicitari, compenseranno i mancati ricavi della “mancia” Sky.

 

Per fortuna, nell’ultima riunione del Comitato Scientifico Rai – che ha dovuto prendere atto dell’inopinato abbandono da parte della Rai del progetto Qualitel – il dott. Leone ha fatto intravedere l’inevitabile esito della “telenovela Sky”, incassando con compiacimento il parere favorevole degli utenti.

 

Certo, comprare un ennesimo decoder per vedere i programmi del servizio pubblico non è il massimo dell’efficienza e sembra nascondere il solito business per i produttori di apparati. Si poteva benissimo consentire ai numerosi possessori di decoder e parabole satellitari (Sky o non Sky), abitanti in zone impervie, di vedere gratuitamente i canali Rai, consegnando a tutti gli abbonati un’apposita smart card.

 

Colgo l’occasione per complimentarmi per le nuove e importanti iniziative editoriali lanciate da Key4biz negli ultimi tempi.

 

 

Con viva cordialità  

 

 

Remigio del Grosso

 

 

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