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Il ministero per l’IA e innovazione a Milano? Oltre a questa proposta, zero post dei leader sulle politiche digitali

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Ecco, invece, cosa c'è nei programmi elettorali.

Finalmente, in questa campagna elettorale si sente parlare di innovazione e digitale! Anche se riguarda solo la proposta di Matteo Salvini lanciata, ieri, al Forum Ambrosetti di Cernobbio.

“Propongo che il ministero per l’Intelligenza artificiale, dell’innovazione e della digitalizzazione sia a Milano, dove ci sono brevetti e grandi sedi”, ha detto il leader del Carroccio e nel programma della Lega è previsto proprio “l’istituzione di un Ministero dell’innovazione tecnologica”. A molti sembrerà strano, ma esiste solo il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale senza “portafoglio”, oggi Vittorio Colao, che si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale, struttura di Palazzo Chigi.

L’idea di Salvini è piaciuta, ovviamente, al sindaco di Milano. “Penso che abbia senso immaginare un Ministero dell’Innovazione a Milano purché in abbinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico. Solo così potremo contare su un’innovazione molto concreta ed agganciata allo sviluppo di nuovi processi industriali”, ha scritto Beppe Sala su Facebook.

Il “Digitale” figura allo 0% tra i temi della campagna elettorale di cui parlano i politici sui social

La proposta di Salvini è l’unico fuoco di paglia sui “temi” del digitale in questa campagna elettorale, in vista delle politiche del 25 settembre. Tutti i leader delle principali coalizioni hanno dedicato zero post sui social per le loro proposte sulle nuove politiche digitali.

Il “Digitale” figura allo 0% tra i temi della campagna elettorale di cui parlano i politici. Il dato è ben visibile in quest’analisi pubblicata sul Sole24Ore dedicata alle discussioni sui social dei leader politici. Il digitale, insieme ai trasporti, sport, turismo e cultura sono i temi meno citati.

Ma perché i leader politici non parlano in Tv, in radio e sui social delle politiche digitali? 

Non sono argomenti di “pancia” che smuovono voti?

Il digitale e l’innovazione nei programmi elettorali

Quanta innovazione e digitale, c’è, invece, nei programmi elettorali dei partiti e coalizioni in corsa per le politiche 2022?

Segnaliamo il monitoraggio realizzato da Fabio Chiusi, che lo commenta così: “Con qualche rara eccezione, la vaghezza dei propositi in tema di politiche digitali è, in generale, disarmante vista la complessità dei temi di politica digitale. Disarmante anche la apparente marginalità delle politiche digitali, spesso relegate a incisi e propositi sommari. Francamente, la lettura di questi programmi non aiuta quasi per nulla a capire che intendono fare davvero, nelle questioni concrete, partiti e coalizioni”.

E condividiamo l’infografica di Privacy-Network, che ha analizzato i programmi elettorali dal punto di vista, tra gli altri, della privacy, della tecnologia, della cybersecurity e dei diritti delle persone.

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