Dalla stampa odierna emerge con sempre maggior ampiezza che l’attuale campagna elettorale si svolge in un’atmosfera di totale povertà di idee.
Tutto mira alla cattura dei voti, per la quale diventa importante fare a gara a chi la spara più grossa, purché abbia la capacità di ingannare i cittadini, facendo passare come vera la più evidente menzogna.
Come ho già detto ieri il caso più evidente è quello della Flat Tax, che viene definita da Berlusconi lo strumento attraverso il quale si assicura “la crescita dei redditi”. Fatto assolutamente menzognero, poiché la tassazione dei meno abbienti produce una diminuzione della domanda e quindi agisce contro lo sviluppo economico.
Sul piano generale si può dire che un filo comune, tranne una sola eccezione, di cui presto dirò, che unisce gli accennati partiti, è quello neoliberista, cioè l’errato convincimento secondo il quale, ai fini del supposto sviluppo economico, la ricchezza deve essere tolta al Popolo e attribuita alle multinazionali e alla finanza internazionale.
Domina cioè un istinto di servaggio che copre quasi tutto l’arco costituzionale da Draghi alla Meloni, sia pur con qualche sfumatura per quanto riguarda la scelta fra l’Atlantismo ferreo di Draghi e la simpatia orbaniana della Meloni. Per il resto, come dicevo, c’è il vuoto più assoluto.
In questa situazione, nella quale pare che i partiti ai quali ho appena fatto cenno, mirano alla distruzione dell’economia del Popolo italiano, e il pericolo maggiore sta nel fatto che, a seguito della diminuzione del numero dei parlamentari è divenuto possibile che le forze di destra, raggiungendo i due terzi dei voti del Parlamento, modifichino l’intera Costituzione della Repubblica italiana senza dover passare per il referendum popolare.
In questo modo la vittoria del neoliberismo sarebbe definitiva. Per fortuna l’integerrimo sindaco di Napoli, già magistrato perseguitato per la sua rettitudine, il dottor Luigi De Magistris, ha istituito il partito: Unione Popolare che, secondo le sue parole, mira a dimostrare che: “il Popolo è più forte dei saltimbanchi della politica”.
In questa tragica situazione è inutile parlare del cosiddetto voto utile, perché i saltimbanchi sono soltanto dannosi, e lo sforzo massimo che si chiede ai votanti è quello di difendere la Costituzione e cioè il Popolo italiano elemento costitutivo, insieme con il territorio e le ricchezze che questo contiene, della nostra Repubblica democratica.
E si tenga presente che i frutti negativi dell’attuale sistema economico predatorio neoliberista cominciano ad esser sentiti a livello europeo. Tant’è vero che, dopo aver sospeso il patto di stabilità, il prossimo 28 settembre il Parlamento europeo voterà per istituire una infrastruttura pubblica comune di ricerca biomedica, al fine di trovare nuovi farmaci, vaccini e tecnologie medicali con il sostegno dei governi dell’Unione europea.
Come al solito i nostri politici, tranne la dovuta eccezione appena riferita, camminano come il gambero, cioè vanno indietro anziché andare avanti.