Il futuro dei New Media, dai social network al nuovo tablet della Apple per eBook. Parola d’ordine, diversificazione

di Raffaella Natale |

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Parla di futuro dei media Steven Berlin Johnson, giornalista e guru del settore, che in un’intervista all’Ansa ha commentato: “…Il cambiamento è già in atto e riguarda la diversificazione dell’ecosistema dei media: più voci, più prospettive, piattaforme differenti e in evoluzione. Abbiamo ancora redazioni tradizionali e giornalisti, ma queste saranno sempre più integrate da un largo network di blogger professionisti, amatoriali, esperti, organizzazioni no profit, semplici cittadini”.

Johnson sarà al festival del giornalismo di Ferrara, quest’anno alla sua terza edizione, dedicata alla comunicazione ai tempi dei new media. La manifestazione, che si terrà dal 2 al 4 ottobre, ospiterà anche Roberto Saviano e assegnerà il premio di giornalismo d’inchiesta dedicato ad Anna Politkovskaja.

 

“I social network, in particolare, avranno un ruolo sempre maggiore sia sulle notizie che sulla scelta delle stesse. La selezione della storia principale, invece che dai direttori dei giornali, sarà sempre più influenzata dai vostri amici di Twitter e Facebook”, ha aggiunto Johnson, 41 anni, americano, autore di ‘Tutto quello che fa male ti fa bene’ e di altri libri di successo che esplorano le interrelazioni tra scienza, tecnologia, media e mondo reale.

 

Sarà anche a Milano il 5 ottobre per Meet the Media Guru, il programma di incontri con i protagonisti internazionali della cultura digitale.

 

Sul pagamento delle news online, proposta lanciata da Rupert Murdoch proprietario attraverso la News Corp del Wall Street Journal, Johnson ritiene che “…al contrario di quello che dicono alcuni miei colleghi secondo me vale la pena provare. Tutti pensavano che pagare per la musica non potesse più funzionare nell’era digitale, invece Apple ha trasformato iTunes in un registratore di cassa. Penso che sia giusto provare, ovviamente sarebbe stato meglio se le micro transazioni fossero entrate nell’architettura del web dall’inizio”.

 

Per Johnson, il fenomeno mediatico attuale più interessante è la localizzazione “…Il web geografico è un campo affascinante e dà informazioni su tutto quello che accade grazie anche a mappe online e mezzi come gli iPhone. Stiamo costruendo, e molto velocemente, una sovrapposizione digitale della realtà. E’ la cosa che mi interessa di più al momento e infatti sarà l’argomento del mio prossimo libro”.

 

Il giornalista ha risposto all’Ansa anche riguardo al conflitto che coinvolge Google e gli editori per la costruzione della grande biblioteca digitale: “Sono un grande fan di Google Books, è stato di grande aiuto nella ricerca del mio ultimo libro The Invention of Air. Penso che sia molto importante per la nostra società assicurare che i libri siano digitalizzati e diventino parte di una piattaforma web sui cui le persone possano lavorare. Ovviamente, trovo anche giusto che gli autori siano compensati per il loro lavoro anch’io vivo di questo. Ma in generale penso che è molto importante che i libri diventino parte del network digitale”.

 

Anche Apple condivide questa linea e sta preparando l’assalto al mondo dell’editoria con un nuovo attesissimo prodotto che sarà presentato a gennaio.

Secondo alcune indiscrezioni, pubblicate da siti specializzati, si tratterebbe di un nuovo device seguito personalmente dall’amministratore delegato Steve Jobs.

La società, questo si sa da tempo, lancerà un tablet, ovvero un minicomputer con schermo al tatto, rispolverando un progetto già tentato senza successo in passato.

I tempi sarebbero tuttavia maturi per far concorrenza alla carta stampata e portare su uno schermo quotidiani, riviste e libri.

 

Apple fa sul serio, già dallo scorso giugno la società è in trattativa con il New York Times per portare il sito del quotidiano sul nuovo prodotto, con una speciale versione, ottimizzata per le dimensioni e per la navigazione senza tastiera e senza mouse. Trattative simili sono in corso con colossi dell’editoria americana, da McGraw Hill a Oberlin Press.

 

Il tablet, secondo le indiscrezioni, sarà un “iPod per il testo scritto“, e sarà in grado di offrire funzioni che gli attuali supporti per libri digitali (come il Kindle di Amazon) non hanno, da internet alla possibilità di far girare applicazioni e giochi su uno schermo a colori.

 

Che aspetto avrà il nuovo prodotto? Il tablet avrà uno schermo da circa 11 pollici e un aspetto del tutto simile a quello dell’iPhone 3G. In comune con il telefonino di Apple, il tablet avrà anche il sistema operativo, una versione ‘leggera’ di Mac os X per la quale sono già disponibili migliaia di applicazioni.

Anche il sistema di navigazione, al tatto, sarà lo stesso.

 

Rimangono alcune grosse incognite, prima tra tutte quella del prezzo di vendita che verosimilmente sarà più elevato rispetto al Kindle, che Amazon vende a 299 dollari (più le tasse), ma dovrebbe calare alla fine dell’anno. E’ vero che il tablet, oltre ad essere libro e giornale, sarà anche pc per il web e televisore. E poi chissà se i possessori di un iPhone potranno sfruttare lo stesso contratto telefonico per navigare sul web o scaricare libri e giornali.

 

Da poche settimane, il numero uno della Apple ha rimesso in vendita gli Lp musicali. Non hanno nulla a che vedere con gli antenati in vinile, ma propongono accanto alle tracce musicali, le parole delle canzoni, oltre a filmati e documenti inediti. Presto toccherà ai libri.

 

 

 

Il 6 ottobre 2009, a Roma, ore 9.00 – 13.30 appuntamento per il workshop

Liquidi, veloci, mobili: contenuti digitali e risorse della conoscenza” .

Promosso dalla Fondazione Luca Barbareschi e organizzato da Key4biz, con il sostegno di Eutelsat.

Parteciperanno i rappresentanti di istituzioni, imprese, enti di ricerca, esperti.

www.mercanti-innovatori2009.com

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