XX Seminario Bordoni: evoluzioni della Tv su internet. Scenari evolutivi dalla Web Tv all’IPTV

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Riportiamo di seguito l’intervento di Enrico Manca, presidente della Fondazione Ugo Bordoni , al XX Seminario Bordoni su ‘La televisione su Internet: WebTV, IPTV e scenari evolutivi’, che si è tenuto il 20 ottobre a Roma.

Italia


Enrico Manca

Buongiorno, vorrei introdurre il seminario di oggi con alcuni brevi spunti di riflessione.

Da uomo di televisione, più volte mi sono sentito dire, da sostenitori dei nuovi media, che la Tv sarebbe stata superata da Internet come strumento di informazione e intrattenimento.

La rete Internet – insieme alla diffusione delle comunicazioni mobili – ha senza dubbio permesso di far esplodere le comunicazioni personali e di gruppo. Ma è altrettanto evidente di come la Tv generalista rimanga ancora oggi di gran lunga il principale strumento dell’informazione di massa.

 

Invero, la Tv si sta disseminando nei nuovi mezzi di comunicazione e moltiplicando le occasioni e le modalità di fruizione del mezzo: Tv sul cellulare, Tv su Internet tramite il computer, Tv su internet direttamente sul televisore di casa.

 

Ci stiamo comunque avviando verso una progressiva integrazione dei mezzi di comunicazione digitali. Un’integrazione che, peraltro, non prevede un unico percorso ma viaggia lungo diverse possibilità, diverse architetture possibili.

La TV su Internet nelle sue diverse modalità (IPTV attuale, IPTV futura e WebTV) presenta una caratteristica innovativa fondamentale: l’interattività.

 

La TV su Internet sviluppa una piena interattività che consente: al telespettatore, ora non più passivo, di personalizzare il proprio palinsesto; al broadcaster, di individuare i comportamenti di consumo e le caratteristiche socioeconomiche salienti dei propri clienti. Queste sono cose a voi ben note, ma a me preme ugualmente ricordarle, perché delineano il perimetro del dilemma in cui si dibatte oggi l’industria televisiva lanciata verso nuovi orizzonti: da un lato la Tv interattiva su Internet incorpora un potenziale economico e sociale enorme; dall’altro questo potenziale, per molteplici ragioni, non riesce ancora ad essere pienamente sfruttato.

Ci troviamo alla vigilia di un mutamento epocale che rappresenta però solo il primo passo di una trasformazione di cui non conosciamo il punto di arrivo.

Non esiste a tutt’oggi un modello di business, capace di sostituirsi, per dimensioni e ricadute, a quello, ancora tutt’altro che desueto, della TV generalista che raccoglie pubblicità attraverso l’audience. Ecco, la vera sfida della TV su Internet è il modo in cui potrà finanziarsi e quindi crescere, considerato che la sua logica economica è più complessa della normale TV generalista in chiaro.

 

La TV generalista è infatti una piattaforma unica, gestita e controllata dal broadcaster, che presenta solo due lati (o tipologie di clienti) ben distinti, gli inserzionisti pubblicitari e i telespettatori, (più o meno passivi), ciascuno dei quali segnala la propria soddisfazione per il servizio offerto acquistando spazi sul palinsesto il primo, fruendo direttamente dei programmi trasmessi il secondo.

La TV su Internet è invece una piattaforma che presenta non più solo due, ma una molteplicità di lati: telespettatori che la utilizzano gratis, telespettatori disposti a pagare per usufruire di contenuti premium, telespettatori che intervengono sui contenuti proponendone di propri, inserzionisti pubblicitari che usano una pluralità di modalità di accesso (dagli spot ai banner al product placement), imprese che vendono direttamente prodotti ai margini o addirittura all’interno di programmi.

 

Alla duttilità propria delle tecnologie digitali dovrà quindi corrispondere una flessibilità nelle norme che regolano la fruizione del contenuto. In questa direzione va la rinnovata Direttiva Europea “Media Senza Frontiere”, che, distinguendo tra servizi audiovisivi lineari e non lineari, tenta di attrarre i contenuti trasmessi su Internet nell’ambito della disciplina televisiva, seppure con obblighi meno stringenti.

Analoga attenzione va ovviamente posta alla regolazione delle reti di telecomunicazione, in particolare nel momento in cui il passaggio alle NGN richiede un equilibrio tra obiettivi di politica industriale e regole per la competizione, tanto più importante in Italia in quanto, essendo assenti i servizi di TV via cavo, le reti di telecomunicazione costituiscono l’unico vero complemento delle TV terrestri e satellitari.

 

Nel corso della giornata di studio odierna saranno approfonditi diversi aspetti connessi con la Tv su Internet. In particolare, Francesco Nonno, Segretario Generale dell’Associazione Italiana operatori IPTV, spiegherà l’attività svolta dagli operatori di telecomunicazione nel campo della IPTV. Jacques Le Mancq introdurrà la visione degli organismi internazionali sulle tre “opzioni tecnologiche principali” per i servizi televisivi su Internet. Alberto Morello, illustrerà poi le possibili specifiche per un ricevitore ibrido, in grado di permettere all’utente di accedere ai servizi televisivi via etere (siano essi terrestri o satellitari) e a quelli via Internet Protocol.

Chiuderà la mattinata l’intervento di Paolo Talone, ricercatore della Fondazione Bordoni e coautore del volume “La televisione su Internet: architetture e tecnologie” in distribuzione oggi.

 

La Tavola Rotonda pomeridiana su: “Evoluzioni e prospettive di mercato della Televisione su Internet” farà il punto sulle varie offerte disponibili e su quelle a venire, dibattendo sugli aspetti di natura regolamentare, economica e tecnologica relativi allo sviluppo di questo nuovo mercato. Nel ringraziare tutti i relatori per aver accettato di intervenire in questa sede, auguro a tutti un buon lavoro e cedo la parola a Francesco Nonno.

 

 

 

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