Inquinamento

Microplastiche che piovono dal cielo, le nuove scoperte in Antartico

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In che modo le microplastiche sono cadute con le precipitazioni solide nel continente di ghiaccio dell’emisfero meridionale? Che effetti avranno sull’ambiente? Gli studiosi dell’Università di Canterbury hanno indagato 19 siti e in ogni campione sono state rilevate 29 particelle inquinanti per litro di neve.

Microplastiche in Antartico, come ci sono arrivate?

Per la prima volta in Antartico i ricercatori neozelandesi dell’Università di Canterbury hanno individuato microplastiche cadute dal cielo assieme alla neve.

Una scoperta sensazionale ed estremamente preoccupante allo stesso tempo, che lascia aperti nuovi interrogativi. In che modo le microplastiche sono cadute con le precipitazioni solide nel continente di ghiaccio dell’emisfero meridionale? Che effetti avranno sull’ambiente?

Sono arrivate viaggiando sulle ali del vento per migliaia di km o ce le hanno portate le continue spedizioni scientifiche che negli anni si susseguono in alcune località antartiche? Dalle prime indagini risulta che l’origine di queste particelle potrebbe essere a circa 6.000 km di distanza dal sito di studio.

I primi risultati della ricerca: rischio fusione dei ghiacci

Le ricerche sono appena iniziate e le informazioni che emergono non sono buone. Sono stati prelevati 19 campioni di neve provenienti da diversi siti di indagine della Ross Ice Shelf, anche nota come “Tavolato o Barriera di Ross”, la più grande piattaforma ghiacciata dell’Antartide, in ognuno di essi è confermata la presenza di microplastiche.

In media sono state rilevate 29 particelle microplastiche per litro nella neve sciolta, con concentrazioni probabilmente più elevate nel Mare di Ross circostante e nel ghiaccio marino antartico.

Su larga scala, la presenza di queste particelle inquinanti nell’aria e poi sulla superficie glaciale potrebbe avere l’effetto di influenzare pesantemente il clima, accelerando la fusione dei ghiacci”, ha spiegato il team neozelandese in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica The Cryosphere.

Microplastiche minaccia seria per la salute dell’ambiente e quella dell’uomo

Le microplastiche sono di fatto una minaccia per l’Antartico, come per tutti gli altri continenti, ma qui in particolare si andrebbe a compromettere l’equilibrio di un ecosistema molto delicato e che svolge un ruolo estremamente rilevante nel grande meccanismo climatico globale.

Queste particelle sono ormai ovunque, anche dentro di noi. Negli ultimi anni si è scoperto che le microplastiche sono infatti non solamente nel cibo che mangiamo e nell’acqua o altre bevande che beviamo (come nel vino e nella birra), ma anche nei nostri polmoni, nell’intestino e nel sangue.

Tutto questo preoccupa fortemente scienziati e medici, perché la salute dell’ambiente è strettamente connessa a quella di ogni singolo essere umano. Purtroppo, nonostante queste considerazioni e il grande lavoro della comunità scientifica, si stima che i rifiuti in plastica potrebbe raddoppiare entro il 2040, con un generale peggioramento dei livelli di inquinamento a livello planetario.

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