Diritti Tv Calcio: su ricorso di Conto Tv, la Corte d’Appello blocca l’assegnazione a Sky. La Lega annuncia immediato reclamo

di Raffaella Natale |

Italia


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“Lega calcio-Conto Tv 0-2. Abbiamo vinto in trasferta. Ora possiamo solo aspettare cosa farà la Lega”, ha commentato nei giorni scorsi Marco Crispino, amministratore delegato di Conto Tv, riferendosi alla decisione della Corte d’Appello di Milano “di inibire la Lega calcio a dare esecuzione all’assegnazione a Sky, a seguito della domanda cautelare proposta da Conto Tv del pacchetto A Platinum Live contenente i diritti trasmissione su satellite in diretta di tutte le partite di calcio della massima serie nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012″.

 

Il presidente della Corte Giuseppe Tarantola, ha aggiunto Crispino, ha anche proibito alla Lega “di proseguire nelle trattative per l’assegnazione del pacchetto Platinum Live contenente i diritti di trasmissione in diretta su satellite di tutte le partite di calcio di serie B delle medesime stagioni”.

“Non so se ci saranno ricorsi o altro, ma se sarà fatto un nuovo pacchetto siamo pronti a partecipare, per ora festeggiamo”.

 

L’offerta A platinum live è stata aggiudicata a Sky Italia lo scorso luglio, e prevedeva che gli assegnatari potessero usufruire di sconti in caso di acquisizione di pacchetti di serie B.

 

Da Sky fanno sapere che “la vicenda riguarda la Lega e non Sky. Anche se –hanno sottolineato – stiamo seguendo la questione con grande attenzione”.

Sky – si precisa – seguirà chiaramente con grande attenzione gli sviluppi della vicenda, anche perché è da sempre il primo partner del calcio italiano, come dimostra anche il fatto che partecipando nei mesi scorsi all’asta indetta dalla Lega Calcio aveva garantito un investimento pari ad oltre 570 milioni di euro a stagione”.

 

In sostanza, tocca ora alla Lega risolvere il problema di reperire risorse che sostituiscano investimenti di questa portata. Lega che ha preso atto con sorpresa’ della decisione della Corte d’Appello e annunciato “immediato reclamo contro il provvedimento cautelare che ritiene carente nelle motivazioni e comunque infondato”.

Da via Rosellini, sede della Lega, si ribadisce anche che la procedura competitiva per l’assegnazione dei diritti 2010-2012 è stata realizzata “nel pieno rispetto della legge Melandri-Gentiloni, della normativa Antitrust e dei principi approvati con le Linee Guida“.

 

Una gara che Sky si era aggiudicata mettendo sul piatto oltre 570 milioni di euro a stagione (570 milioni per il 2010-2011, 578 per il 2011-2012): investimenti di enorme portata sui quali la Lega era convinta di poter contare.

 

“Non ci credo. Non so se si rendono conto che così creano danni irreversibili al sistema calcio”, ha detto con preoccupazione Massimo Cellino, presidente del Cagliari e consigliere della Lega Calcio.

Prima di rivolgersi alla Corte d’Appello di Milano, nei giorni precedenti alla gara Conto Tv, difesa dall’avvocato Vincenzo Zeno-Zencovich, aveva inviato anche un esposto all’Antitrust e all’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, lamentando il fatto che la Lega avesse predisposto un unico pacchetto di diritti con tutte le dirette per il satellite (a differenza del digitale terrestre), di fatto costruito su misura per Sky. L’Antitrust ha aperto un’istruttoria contro la Lega per possibile abuso di posizione dominante nella formazione dei pacchetti, in particolare per la pay tv: il procedimento si concluderà entro il 31 maggio 2010.

 

Crispino ha spiegato che “Conto Tv questa estate, quando è uscito il bando per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A, ha fatto subito un ricorso cautelare al Tribunale di Milano e un esposto all’Antitrust perché sulla piattaforma digitale terrestre erano stati predisposti due pacchetti di assegnazioni delle partite mentre per il satellite solamente uno, quello denominato Platinum Live, che di fatto permetteva solo alla pay tv Sky Italia di partecipare al bando escludendo le emittenti più piccole”.

 

Secondo Crispino, “in questo modo il marchio di Rupert Murdoch diventa ancora più dominante nella piattaforma satellitare in Italia. A questo punto, dopo la pronuncia della Corte d’Appello di Milano, credo che il bando di concorso vada rifatto”.

 

 

Provvedimento della Corte d’Appello

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