Digitale terrestre: Ambrogetti (DGTVi), ‘Significativo che il Lazio abbia la più alta penetrazione di DTT rispetto agli altri switch-off’

di Raffaella Natale |

Italia


TDT

Fra il 16 e il 30 novembre con il Lazio si raggiungerà una tappa fondamentale nel processo di digitalizzazione della televisione italiana che verrà completato entro il 2012.

Manca meno di una settimana allo switch-off e, secondo gli ultimi dati rilevati da Makno, la penetrazione del digitale terrestre nelle famiglie laziali è dell’80% che, sommata al digitale satellitare e all’IPTV, supera il 90%. In crescita, inoltre, la presenza dei ricevitori sul secondo e terzo televisore all’interno delle abitazioni. Per quanto riguarda l’informazione sul passaggio, oltre il 95% degli intervistati è a conoscenza del prossimo switch-off, e più del 70% ne ricorda con precisione le date.

 

Andrea Ambrogetti, Presidente di DGTVi, l’associazione che raccoglie tutti i broadcaster che offrono servizi gratuiti sulla piattaforma del digitale terrestre (Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, FRT, Dfree e Aeranti Corallo) afferma: “E’ il sesto switch-off affrontato dall’Italia. Risulta significativo che, ad una settimana dal passaggio, Roma e il Lazio abbiano la più alta penetrazione di televisione digitale terrestre rispetto agli altri switch-off”.

 

La popolazione coinvolta, precisamente 4.500.000 persone, di cui 2.700.000 nella sola provincia di Roma, potrà rivolgersi al numero verde 800.022.000 messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni che offre tutte le informazioni necessarie sul passaggio al digitale terrestre.

 

DGTVi ricorda che per ricevere il segnale del digitale terrestre, la popolazione coinvolta, dovrà dotarsi di un decoder digitale da collegare al proprio televisore, oppure di un nuovo televisore che, dallo scorso mese di aprile, è venduto solo se provvisto di decoder integrato. Nella maggior parte dei casi non si dovrà apportare alcuna modifica all’impianto di ricezione. Il digitale terrestre, infatti, si serve della comune antenna televisiva. A tutti i cittadini residenti nelle aree interessate dallo spegnimento dei segnali analogici, si raccomanda, a switch-off avvenuto, di reinstallare i propri decoder e/o i televisori con decoder integrato, in modo che possano sintonizzare tutti i canali digitali secondo le nuove frequenze assegnate.

Il Ministero ha disposto il contributo statale da 50 euro per l’acquisto di un decoder digitale interattivo, rivolto ai cittadini in regola con il canone Rai, con reddito pari o inferiore a 10 mila euro e di età pari o superiore a 65 anni (entro il 31 dicembre). I potenziali aventi diritto, attestati dall’Agenzia delle Entrate, sono circa 100 mila.

E’ sufficiente che i cittadini forniscano il codice fiscale al rivenditore che provvederà, tramite accesso telematico, a verificare il possesso dei requisiti (residenza, reddito, età, abbonamento Rai). In caso positivo il rivenditore acquisirà copia di un documento di identità e provvederà a effettuare uno sconto immediato di 50 euro sul costo di un decoder. Complessivamente per il 2009 il numero dei decoder venduti con il contributo statale è stato di 13.194 unità – presso 188 rivenditori accreditati – cui bisogna sommare i bonus erogati nel biennio 2004-2005 (134.895). Agli inizi di ottobre erano più di 148 mila famiglie dotate di decoder grazie al contributo statale.

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