Italia
Proseguono anche fuori dall’Italia le celebrazioni per il Centenario dell’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi, per il suo contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili.
In Svezia, presso
Tra gli illustri ospiti del Simposio svedese, che si è tenuto nella stessa sala in cui un secolo fa venne presa la decisione di assegnare a Guglielmo Marconi, anche il professor Gabriele Falciasecca, Presidente della Fondazione G. Marconi, l’ente che per il triennio 2008-2010 affiancherà la fondazione americana Marconi Society nelle iniziative inerenti il Marconi Prize, il riconoscimento attribuito annualmente a scienziati viventi la cui ricerca nel campo delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione comporti concreti miglioramenti a livello sociale, economico e culturale per l’intera umanità.
Il ritrovarsi nella stessa sala in cui cento anni fa venne sancita ufficialmente l’importanza delle intuizioni e delle scoperte di Guglielmo Marconi, è “…un elemento di grande simbolicità che ha dato particolare forza al ricordo di quell’evento”, ha affermato Falciasecca.
Ma quello che più impressiona è il fatto che “…studiosi e uomini di scienza e istituzioni hanno evidenziato le conseguenze di quelle scoperte e ne hanno fatto intravedere gli ulteriori sviluppi futuri”, condividendo “la straordinarietà e la particolare attualità dell’opera di Marconi”.
E questo, ha aggiunto Falciasecca, “…è un dato che entusiasma e sottolinea come anche un rilevante elemento del passato quale il Nobel a Marconi possa essere comunque proiettato con forza verso il futuro”.
Marconi ha ricevuto il Premio Nobel all’età di 35 anni: le sue intuizioni, di cui probabilmente neanche lui avrebbe mai immaginato la portata rivoluzionaria, hanno avuto un ruolo decisivo nella realizzazione della odierna società, fondata sullo scambio di informazioni e di conoscenza, come testimonia l’importanza assunta dalle comunicazioni nelle attività economiche, politiche, culturali, professionali e sociali del mondo moderno.
“Il ricordo di Marconi – ha aggiunto il prof Falciasecca – ha consentito di legare la sua opera agli scenari della comunicazione, al mondo wireless, alla radioastronomia, giusto per citare alcune delle principali aree tematiche trattate”.
L’iniziativa di Stoccolma, presieduta dal Presidente dell’Accademia delle Scienze Svante Lindqvist e alla presenza dell’Ambasciata Italiana, “…ha contribuito – ha concluso Falciasecca – a mettere in evidenza un certo stato d’animo di ammirazione verso il nostro Paese abbastanza diffuso nel mondo scandinavo. Riconoscono all’Italia una particolare capacità di intraprendenza e di iniziativa creativa e in questo senso per loro Marconi con la sua genialità rappresenta il meglio della loro visione dell’Italia e rafforza la loro opinione nei confronti del nostro Paese”.