Tim vale “molto di più” di quanto indicato suo tempo da KKR nell’offerta avanzata a novembre del 2021. Lo ha detto Arnaud de Puyfontaine, Ceo di Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75% delle quote. Vivendi sostiene il piano spezzatino dell’ad Pietro Labriola, e vuole restare in Italia come azionista di lungo periodo.
“Quella di KKR non era nemmeno un’offerta, ma un’espressione di interesse vincolata a diversi parametri che non si sono mai concretizzati. Ad ogni modo, abbiamo ambizioni molto più alte sul valore di Tim”, ha risposto De Puyfontaine ad una domanda avanzata durante l’assemblea generale degli azionisti di Vivendi. “Per noi, Tim ha molto potenziale in un mercato che ha prospettive future e questo è il motivo per cui siamo il primo azionista vogliamo comportarci da azionisti, così il valore si cristallizzerà”, ha aggiunto prendendo ad esempio lo scorporo e l’Ipo di Universal Music Group.
Bolloré: nuovo equilibrio raggiunto in Italia
Il gruppo Vivendi ha compiuto “progressi in Europa in questi ultimi anni e specialmente in Italia, dove è stato regolato il conflitto con Mediaset e la situazione su Telecom Italia sembra distendersi dopo i problemi causati qualche anno fa dal fondo attivista Elliott“. Lo ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza di Vivendi, Yannick Bolloré, nel corso dell’assemblea degli azionisti, aggiungendo che il gruppo continuerà ad investire in Europa e nel mondo.
De Puyfontaine, Italia più che mai priorità
“L’Italia resta più che mai una priorità per il nostro gruppo”: lo ha detto il presidente del management board e Ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. Come poco prima Yannick Bolloré, anche Puyfontaine ha reso omaggio alla “fine del contenzioso con Mediaset” ed ha espresso la volontà di “rimettere sulla strada del successo Telecom Italia”. Ha quindi espresso “tutto il nostro sostegno” all’ad Pietro Labriola, e al “nuovo piano strategico e ambizioso” per Telecom Italia. “Vivendi – ha assicurato Puyfontaine – resta determinata a svolgere il suo ruolo di azionista industriale di lungo termine”.
Vivendi potrebbe essere interessata ad acquisire TimVision, nel caso venisse scorporata dal gruppo Tlc. Nell’operazione che l’azionista di maggioranza starebbe studiando verrebbero messi sul piatto circa 100 milioni, quelli che Tim chiede di sconto a Dazn rinegoziando la partnership dei diritti del Campionato di Serie A.
I prossimi appuntamenti di Tim in calendario sono l’ufficializzazione dell’accordo commerciale con Open Fiber e la firma del memorandum of understanding sulla rete unica con Cdp, previsti in settimana, mentre il 4 maggio toccherà ai conti del primo trimestre.