Giorgetti non crede fattibile il piano Colao ‘Italia a 1 Giga‘ da realizzare entro il 2026, ben 4 anni prima del target del Digital Compass.
“Noi stiamo alimentando un grandissimo mercato per quanto riguarda il raggiungimento di tutte le famiglie e le imprese italiane con la fibra ad alta velocità, è uno dei target più ambiziosi della rivoluzione digitale ma sappiamo perfettamente che non abbiamo la capacità produttiva per poter posare nei tempi previsti tutta la fibra che abbiamo immaginato di posare entro il 2026′. Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in collegamento al congresso nazionale della Fim in corso a Torino.
“Per molti anni c’è stata molta attenzione alla domanda, oggi, invece, abbiamo un problema di disallineamento, di collo di bottiglia, sull’offerta rispetto alla domanda, quindi ciascuno per il proprio ruolo credo debba fare una riflessione sulla ristrutturazione dell’offerta di produzione”, ha detto ancora Giorgetti.
Piano “Italia a 1 Giga” è il piano d’intervento pubblico con cui il Governo punta a garantire, nelle aree grigie e nere, la connettività ad almeno 1Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload a 6,2 milioni di “indirizzi civici” coperti, attualmente e fino al 2026, da reti con velocità di connessione stabile inferiore a 300 Mbit/s in download. L’obiettivo è delineato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è in anticipo di 4 anni rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030.
La soglia di intervento a 300 Mbit/s stabile in download è necessaria, si legge nel piano, per raggiungere, entro il 2026, l’obiettivo di connettività ad almeno 1 Gbit/s definito nel Digital Compass.
Per realizzare la banda larga mancano 20 mila professionisti nelle Tlc
Il ministro Giorgetti non crede fattibile il piano Colao, perché mancano i professionisti nelle Tlc, nella posa della fibra.
Secondo dati diffusi dal Gruppo System Integrator reti TLC di Federazione ANIE, l’associazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche, c’è la necessità di impiegare circa 20.000 figure professionali aggiuntive, tra progettisti, addetti agli scavi, alla posa e alla giunzione delle fibre ottiche, antennisti e tecnici specializzati nell’integrazione delle stazioni radio base, in un comparto che già presenta allo stato attuale deficit produttivi.
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