Italia
In 90 giorni 4 regioni (Valle d’Aosta, Piemonte Orientale, Lazio e Campania) e 2 province autonome (Trento e Bolzano) per un totale di 15.300.000 abitanti hanno effettuato la transizione dalla televisione analogica a quella digitale. Le operazioni di digitalizzazione hanno riguardato 6.155 impianti di emittenti televisive nazionali e locali.
Come informa il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni, il call center con numero verde gratuito ha soddisfatto 990.000 (con un picco di 92.000 chiamate il 16 novembre per il passaggio di Roma e gran parte del Lazio) richieste di informazioni e assistenza alla sintonizzazione.
Il Dipartimento per le Comunicazioni ha erogato nel 2009 circa 82.000 contributi alle fasce deboli, contributo di 50 euro per l’acquisto di un decoder interattivo, attraverso 949 rivenditori accreditati.
Il 15 dicembre è terminato il passaggio al digitale della Campania, con la transizione della zona del Cilento.
Complessivamente sono stati interessati circa 5.800.000 abitanti di 551 comuni dell’intera regione e 1283 impianti delle emittenti nazionali e locali.
La regione è stata divisa in 6 aree tecniche: 1. Napoli e provincia, Caserta e provincia (1-2 dicembre); 2 Salerno e parte della provincia (3-4 dicembre); 3. Valle dell’Irno, Avellino e provincia (9-10 dicembre); 4. Benevento e provincia (11 dicembre); 5. Vallo di Diano (14 dicembre) e 6. Cilento (15 dicembre).
Per il programma delle transizioni è stato previsto un periodo di 15 giorni per consentire alle emittenti di effettuare gli interventi tecnici necessari su tutti gli impianti, riducendo in tempi brevi eventuali disagi per i cittadini.
La regolarità delle transizioni al digitale è stata costantemente verificata dai laboratori mobili del Ministero.
Per agevolare questa importante fase di transizione, il Ministero ha realizzato una serie di iniziative di natura organizzativa, finanziaria e di comunicazione, predisponendo un programma di interventi favore dei cittadini.
In primo luogo è stato disposto il contributo statale, dell’importo di 50, per l’acquisto di un decoder digitale interattivo, rivolto ai cittadini in regola con l’abbonamento alla RAI, con reddito pari o inferiore a 10.000 e di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31.12.2009), utilizzabile presso tutti i rivenditori che aderiscono all’iniziativa. I potenziali aventi diritto, attestati dall’Agenzia delle Entrate, sono circa 142.000. I cittadini non devono fornire prova documentale delle condizioni di reddito necessarie per l’erogazione del contributo. È sufficiente che forniscano il codice fiscale al rivenditore che provvederà tramite accesso telematico a verificare il possesso dei requisiti (residenza, reddito, età, abbonamento Rai). In caso positivo il rivenditore acquisirà copia di un documento di identità, della ricevuta dell’abbonamento Rai e provvederà ad effettuare uno sconto immediato di 50 sul costo di un decoder accreditato.
Complessivamente per l’iniziativa 2009, il numero dei decoder venduti con il contributo statale è stato entro le ore 13,00 di oggi di circa 30.600 unità – presso 308 rivenditori accreditati – cui bisogna sommare i decoder erogati nel biennio 2004 – 2005 pari a 63.250. Pertanto, ad oggi ci sono circa 94.000 famiglie in Campania dotate di decoder grazie al contributo statale.
Il call center del Ministero (numero verde 800.022.000 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle 20.00) fornisce ogni informazione in merito al passaggio al digitale, incluse le procedure di sintonizzazione dei decoder. Tutte le informazioni, con l’elenco dei modelli di apparecchi testati (98 decoder interattivi, 39 decoder non interattivi e 200 televisori integrati) sono altresì disponibili sul sito.
Il numero è completamente gratuito e complessivamente nei 15 giorni di switch-off ha ricevuto dalla regione Campania circa 90.000 chiamate concernenti in gran parte un supporto nelle procedure di sintonizzazione e informazioni sulla copertura del segnale, supportando la riuscita di una iniziativa senza precedenti in Italia per numero di abitanti coinvolti contemporaneamente.
Il Ministero, in collaborazione con