‘Non perdere la bussola’: Polizia Postale, MIUR e YouTube parlano di sicurezza online nelle scuole dell’Umbria

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COMUNICATO STAMPA


Sono sei le scuole che in Umbria parteciperanno al progetto educativo ”Non perdete la bussola” che a partire da febbraio sarà attuato dalla polizia postale e delle comunicazioni sul corretto utilizzo di Internet da parte dei minori. L’iniziativa vuole fornire agli studenti gli strumenti per una navigazione sicura e consapevole, attraverso l’impiego di operatori di polizia che utilizzano lo stesso linguaggio dei ragazzi.

Quest’anno la Polizia delle comunicazioni – e’ detto in un comunicato del compartimento umbro – si è ”alleata” con il ministero dell’Istruzione e con Youtube, al fine di diffondere le conoscenze delle norme della community virtuale, mettendo in guardia i giovani sulle insidie del web.

In Umbria al progetto hanno aderito la scuola Cocchi Aosta di Todi, l’istituto comprensivo di Sigillo, l’istituto professionale alberghiero di Assisi, lo sperimentale Cassata di Gubbio, l’istituto comprensivo Parini di Castel Ritaldi e quello d’istruzione Brunone Moneta di Marsciano.

Aiutare i giovani a “Non perdere la bussola” durante la navigazione in Internet e ad evitare così le insidie, a cominciare dagli attentati alla privacy che si celano in Rete. Obiettivo dell’iniziativa è la sensibilizzazione dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni sui temi della sicurezza in Rete e dell’uso responsabile delle community on line.
Destinatari dell’iniziativa gli studenti ma anche gli insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori su tutto il territorio nazionale. Il progetto educativo intende fornire loro strumenti conoscitivi e didattici per garantire una navigazione in Internet consapevole e sicura.

E’ da anni che la Polizia di Stato opera per far sì che i rischi della Rete, soprattutto nei confronti dei minori non debbano costituire un limite allo sviluppo della comunicazione sul web“, ha spiegato Maurizio Masciopinto, direttore delle relazioni esterne del Dipartimento di pubblica sicurezza. A partire da quest’anno scolastico l’iniziativa prevede l’organizzazione di una serie di workshop gratuiti nelle scuole italiane che ne faranno richiesta per insegnare ai ragazzi che navigano in rete e frequentano Youtube come sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community on line senza correre rischi connessi alla privacy, all’utilizzo di contenuti inappropriati, alla violazione del copyrigth e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi.

Il nostro obiettivo – ha aggiunto Marco Pancini, european senior policy counsel di Google – è andare nelle scuole e offrire una ‘bussola’ per non perdersi nei meandri del web con un linguaggio semplice e chiaro. Internet non è molto diverso dalla vita di tutti i giorni: anche on line il cittadino viene messo di fronte a diritti ma anche a doveri da rispettare, veri e propri codici di condotta che regolano le reti sociali“.

Nessuno poteva immaginare uno sviluppo così grande e pervasivo della Rete. Oggi c’è un modo diverso di relazionarsi e questo richiede una diversa consapevolezza” ha rilevato Rossella Schietroma del ministero dell’Istruzione. Un obiettivo di certo non secondario della campagna, presentata oggi al Dipartimento della pubblica sicurezza, è contribuire “a colmare il divario generazionale, a far sì che adulti e adolescenti siano in grado di parlare tra loro“. Nelle scuole italiane, intanto, procede il programma di diffusione delle lavagne interattive multimediali, “che non sono solo uno strumento didattico ma uno strumento in Rete“.

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