Tlc: le priorità del Commissario Kroes per la Digital Agenda, ‘Banda larga per tutti ed eliminazione regole ex ante entro 2013’

di Alessandra Talarico |

Europa


Neelie Kroes

Banda larga, tutela della proprietà intellettuale nel cyberspazio, sicurezza delle reti, mercato unico, dividendo digitale e regolamentazione ex ante: questi i punti toccati dal Commissario Ue per la Digital Agenda , Neelie Kroes, interrogata dai membri della commissione Industria, ricerca ed energia sulle priorità del suo mandato.

L’audizione di tre ore si è svolta a Bruxelles nell’ambito dei ‘colloqui d’assunzione’ dei nuovi candidati commissari, che saranno i membri dell’esecutivo europeo per i prossimi cinque anni.

 

L’olandese Kroes, che prende il posto della lussemburghese Viviane Reding, è responsabile della Digital Agenda, che è uno degli elementi chiave delle linee guida annunciate dal Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, nella presentazione degli obiettivi del nuovo esecutivo.

 

La Kroes ha infatti sottolineato che tra i principali obiettivi del suo mandato vi saranno la copertura internet a banda larga del 100% dei cittadini europei entro il 2013 e la creazione di un vero mercato unico europeo.

“L’Europa dovrebbe investire di più nello sviluppo di tecnologie ICT e nell’estensione delle infrastrutture per fornire a tutti l’accesso a banda larga. I cittadini dovrebbero migliorare le loro competenze informatiche, mentre il settore pubblico dovrebbe favorire standard aperti”, ha sottolineato la Kroes.

 

“La copertura al 100% è fondamentale per la crescita e lo sviluppo economico – ha detto Kroes – e per favorire soprattutto le aree più svantaggiate, ma resta molto da fare e l’obiettivo può essere raggiunto solo se ci rimboccheremo le maniche”.

 

Interrogata sullo sviluppo della competitività del mercato europeo delle telecomunicazioni, la Kroes ha sottolineato che “…la persistenza di alte market share o di posizioni dominanti” è accettabile soltanto se non siano accertati abusi dei player in posizione di vantaggio. La separazione funzionale della rete, ha spiegato quindi il commissario rispondendo a una domanda posta da Malcolm Harbour (MEP inglese del PPE), “…può essere applicata solo se accertata la necessità e giustificata l’applicazione, non solo perché ci sono alte quote di mercato”.

 

La Kroes ha quindi affermato che entro il termine del suo mandato ritiene di poter eliminare la regolamentazione ex ante (preventiva), quello strumento, cioè, che permette ai regolatori nazionali di intervenire attivamente in alcuni segmenti di mercato – nella fattispecie l’accesso alle reti, questioni di price cap, ecc –  ma solo nel caso in cui il player in posizione dominante attui comportamenti abusivi al fine di escludere i rivali dal mercato.

 

Interrogata da diversi europarlamentari sulle policy Ue in termini di neutralità della rete, la Kroes ha affermato che la Commissione “condivide il sostegno a questo concetto e lo proteggerà”.

La questione centrale, ha aggiunto il Commissario, è che “…ai fornitori di servizi internet non dovrebbe essere permesso di limitare l’accesso a servizi o contenuti per motivazioni commerciali, ma solo in caso di problemi di sicurezza e di spamming”.

Intervenendo su quanto sta accadendo in Cina nei confronti di Google, la Kroes ha affermato che ogni tentativo di soffocare il malcontento nel cyberspazio “è una chiara violazione della libertà di espressione”.

 

“E’ mia ferma intenzione – ha concluso – lavorare per una rete sempre più aperta e neutrale e difendere internet da chiunque minacci di limitarlo o bloccarlo o metterlo fuori uso”.

 

E a proposito di cyber sicurezza, la Kroes ha sottolineato che sarà obiettivo primario del suo lavoro quello di rendere “l’Europa il posto più sicuro per i consumatori internet”, ma ha affermato anche di non essere d’accordo sull’idea di un ‘cyberzar’, preferendo piuttosto una maggiore collaborazione e un ruolo più forte per l’Enisa, l’agenzia europea per la sicurezza delle reti. Riguardo invece il rispetto della proprietà intellettuale nell’era digitale, la Kroes ha riferito che niente di concreto potrà essere fatto per tutelare questo elemento tanto importante per l’economia e la cultura europea fino a quando la legislazione europea in materia sarà un mosaico di leggi nazionali.

 

La Kroes ha infine rassicurato gli operatori tlc sul fatto che non vi è all’orizzonte nessun ulteriore taglio alle tariffe del roaming: “…l’ideale sarebbe giungere a un mercato unico senza confini, ma non sono sicura che potrà accadere entro la fine del mio mandato”.

Il regolamento sul roaming resterà in vigore fino al 30 giugno 2012. Per l’estate 2010, intanto, la Commissione dovrà effettuare una verifica per valutare, tra le altre cose, gli effettivi benefici per i consumatori e la situazione della concorrenza sul mercato.

Eventuali decisioni su un nuovo intervento ad hoc sul roaming si prenderanno solo dopo, nel caso in cui venga rilevato che il mercato non funziona ancora correttamente.

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