Italia
Rupert Murdoch “è un concorrente tostissimo, per grandezza e capacità. Ma guai se dovesse diventare una guerra. Anche se il rischio c’è: le mosse più aggressive le hanno compiute loro a Sky. Il loro motto è ‘competition through litigation'”.
A parlare è Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, che in un’intervista a Sette, il magazine del Corriere della Sera in edicola oggi, spazia dal futuro della televisione alla prossima paternità, da Murdoch a Santoro, da Checco Zalone a Maria De Filippi.
“Da anni – ha detto Berlusconi Jr – si parla di rivoluzione per
Sulla nuova ‘agenzia centrale’ giornalistica a Mediaset ha sottolineato: “L’autonomia dei singoli tg verrà enfatizzata. L’agenzia sarà un potenziamento delle nostre news con in più l’ambizione di far nascere un progetto tutto nuovo: il nostro canale all news in partenza entro il 2010″.
Riguardo il primo sciopero a Mediaset per l’assegnazione a una ditta esterna di trucco e sartoria dice: “Nessuno perderà il posto, lo assicuro“.
Quanto alle accuse di fedeltà al governo e al Cavaliere e la mancanza di uomini come Santoro a Mediaset, ha risposto: “Ritengo che sia sempre più difficile entrare nelle questioni politiche senza esasperare i toni. E non certo per non dare fastidio al governo”.
Intanto i Cdr dei giornalisti di Tg5,
I giornalisti si sono uniti alla richiesta dei lavoratori all’Azienda di “recedere dal progetto e di offrire ulteriori elementi di chiarezza a garanzia del percorso di sviluppo strategico e delle scelte produttive, organizzative ed occupazionali”.
“In segno di vicinanza ai lavoratori, i giornalisti decidono di ritirare le firme dalle edizioni dei telegiornali di mercoledì 20 gennaio e saranno presenti con una propria delegazione al presidio che si terrà a Roma“.