Motorola. Dal 2011 la società si divide in due e punta tutto su Android

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Motorola

Il produttore americano di cellulari Motorola ha annunciato ieri l’intenzione di scindersi in due entità distinte entro il primo trimestre dell’anno prossimo.

La società, ancora in crisi per il ritardo accumulato nel segmento degli smartphone, ha rimesso in piedi un vecchio progetto di scissione al termine del quale le divisioni Mobile Devices e Home e le divisioni Enterprise Mobility Solutions e Networks verranno separate in due unità distinte e quotate in Borsa.

 

La prima divisione si occuperà quindi dei dispositivi mobili e delle soluzioni per la casa e sarà guidata con effetto immediato da Sanjay Jha. Il suo portfolio includerà dispositivi mobili convergenti e per l’entertainment domestico e soluzioni video, voce e dati end-to-end.

 

La seconda divisione si occuperà invece delle soluzioni senza fili e delle attività nelle reti tlc e sarà guidata da Greg Brown. La compagnia offrirà un portfolio completo di prodotti e soluzioni end-to-end, inclusi pc portatili, sistemi per la sicurezza pubblica, infrastrutture di rete wireless e sistemi RFID.

 

“La combinazione dei business Mobile Devices e Home – ha detto Mr Jha – unisce due aziende altamente complementari e innovative. Insieme saremo nella posizione migliore per guidare la convergenza di media, Internet e mobile”.

 

“Pensiamo che questa nuova struttura fornirà una grande flessibilità operativa e strategica alle due società, posizionandole meglio per il successo e rafforzando il loro valore sul lungo periodo”, ha affermato il presidente del Cda, David Dorman.

 

Motorola ha quindi spiegato che ognuna di queste società sarà “ben capitalizzata” e ricca di un solido portfolio brevetti.

 

Nel 2009, i dispositivi portatili hanno generato vendite per 7,1 miliardi di dollari (-41% su un anno) e le attrezzature professionali, ad eccezione delle apparecchiature per le reti telefoniche quasi altrettanto, a 7 miliardi (-13%).

 

L’attività dei decoder e della attrezzature per le reti telefoniche hanno totalizzato vendite per 7,9 miliardi di dollari, in calo del 21%.

 

L’operazione è un progetto inizialmente lanciato all’inizio del 2008, ma poi accantonato. Il gruppo di Schaumburg l’ha però ripreso in ragione del rapido degrado dell’attività Mobile, in panne dal lancio del celebre RazR, nel 2005, quindi, ben prima dell’avvento degli smartphone.

 

Secondo Jha, Motorola tornerà in utile al quarto trimestre, dopo le perdite per 1 miliardo di dollari nel 2009, di cui 132 milioni nell’ultimo trimestre. La società conta molto sull’uscita, programmata per quest’anno, di 20 smartphone basati su Android, il sistema operativo di Google.

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