Iliad muove su Vodafone Italia. L’offerta c’è e da ieri è entrato in gioco anche il secondo fondo attivista Coast Group nell’azionariato di Vodafone, che in questo momento sembra piuttosto in subbuglio dopo l’ingresso del fondo attivista Cevian Capital che spinge in modo molto aggressivo per il consolidamento. Ma cosa dirà Vodafone? La compagnia sarà disposta ad accettare le avances del quarto operatore? E ancora: quanto mette sul piatto Iliad? Basterà?
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Iliad accelera
Iliad accelera la marcia verso il consolidamento sul mercato italiano. L’operatore low cost francese ha appena fatto un’offerta sul 100% di Vodafone Italia, due settimane dopo aver annunciato il suo ingresso nel mercato del fisso.
C’è da dire che per il momento non è stata fatta alcuna cifra ufficiale per quanto riguarda l’offerta, ma secondo gli analisti di Equita il valore di una possibile transazione potrebbe essere compresa fra 11 e 13 miliardi di euro. Ma altri dicono che per meno di 14-15 miliardi l’offerta non verrà presa in considerazione.
Vodafone al momento non ha voluto commentare la vicenda.
Iliad in Italia
Iliad, la low cost del magnate transalpino Javier Niel, è entrata sul mercato italiano del mobile nel 2018 come rimedio per la fusione fra Wind e H3G. Oggi rivendica una di mercato del 10,5%, par a 8,5 milioni di clienti.
Il 25 gennaio scorso Iliad ha inoltre annunciato il suo ingresso sul mercato della banda ultralraga fissa, mettendo ulteriormente sotto pressione il mercato che soffre già di una guerra dei prezzi nel mobile che ora rischia di allargarsi anche al fisso. Iliad si appoggerà alla rete di Open Fiber e in seguito a quella di Fibercop.
Iliad punta a raggiungere un miliardo di euro di ricavi nel 2022, avendo registrato nel terzo trimetre 2021 ricavi per 207 milioni di euro in aumento del 20,9%.
Rilevando Vodafone Italia, Iliad arriverebbe a controllare più di un terzo del mercato del mobile, raggiungendo un fatturato combinato di circa 6 miliardi di euro.
Vodafone Italia, che detiene una quota del 28,8% del mercato del mobile e del 16% nel fisso, ha chiuso l’esercizio 2021 a marzo dello scorso anno con ricavi a 4,5 miliardo di euro.
Iliad è stata fondata nel 1999, è presente in patria con l’operatore low cost Free, in Italia e in Polonia con l’operatore Play. E’ il sesto operatore europeo per numero di clienti, che sono complessivamente 42,7 milioni, e ha generato un giro d’affari di 5,9 miliardi di euro nel 2020.
Se l’acquisizione di Vodafone Italia andrà in porto, sarebbe l’ultima di una serie di acquisizioni da parte di Iliad negli ultimi anni. Nel 2020, la low cost di Javier Neil ha acquistato il player mobile polacco Play, seguito nel 2021 con un’offerta per l’operatore di rete fissa polacco UPC. Nel frattempo, sempre in Italia, Iliad ha annunciato un accordo di coinvestimento nella rete FiberCop di Tim.
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Regolazione europea
L’operazione rientra in un più ampio contesto generale, che spinge verso il consolidamento della industry europea delle Tlc per far crescere i ricavi e sostenere gli ingenti investimenti necessari per realizzare le nuove reti 5G e in fibra.
Per gli analisti di Equita l’operazione sarebbe molto onerosa dal punto finanziario per Iliad, e non sarebbe nemmeno scontato il via libera delle autorità di regolazione europee, per quanto il dogma del quarto operatore sembra ormai alle spalle. Di certo, sarebbero previsti dei remedies, probabilmente sul fronte delle frequenze radio.
Quel che è certo, secondo gli analisti di Bearing Point, la pressione concorrenziale che si vive in alcuni mercati fra cui Italia, Spagna e Francia non è sostenibile nel medio-lungo periodo. Ed è quindi naturale vedere dei movimenti di consolidamento in questi mercati.
Secondo uno studio di Arthur D. Little, Italia e Francia presentano i prezzi di abbonamento più bassi di tutta Europa.
In questo ampio movimento di consolidamento in atto a livello continentale, la prossima puntata (forse quella attesa da più tempo) riguarda l’offerta da 10,8 miliardi di euro del fondo americano KKR nei confronti di Tim. Certo, se l’offerta verrà presa in considerazione, fatto un rapido confronto con gli almeno 14 miliardi di quella per Vodafone Italia da parte di Iliad, con ogni probabilità KKR dovrebbe rivedere al rialzo la sua offerta. L’offerta di KKR può quindi considerarsi come un benchamark per altre operazioni di consolidamento. Ma questa è un’altra storia.
Intanto spunta un secondo fondo attivista in Vodafone
Nel frattempo, un secondo fondo attivista, dopo l’ingresso di Cevian Group nell’azionariato con una quota inferiore al 3%, si è affacciato in Vodafone. Si tratta di Coast Capital, che ha costruito quella che definisce “una posizione importante” in Vodafone “dopo aver condotto un lavoro certosino con alcuni operatori di primo piano nel settore”. Lo ha detto a Bloomberg il presidente James Rasteh, “Siamo sostenitori a lungo temine del management, ma abbiamo detto ai regolatori che i loro eccessi sono stati dannosi e provocheranno l’effetto di dissuadere gli investitori istituzionali dall’investire nel settore”. Non è chiaro esattamente a quali regolatori si riferisca Coast Capital. Non pare che il riferimento sia all’Ofcom britannica, con cui non risultano contatti.