Il green pass ha preso il via in Italia il 17 giugno scorso, ma le persone esenti dalla vaccinazione anti-Covid hanno dovuto subire fino ad oggi una grave violazione della privacy, perché hanno dovuto mostrare ai verificatori del green pass il certificato cartaceo del medico in cui si attesta l’esenzione per comprovati motivi di salute. Ora, finalmente, sta per arrivare il green pass con QR Code anche per chi è esentato dalla vaccinazione. Già ad ottobre il Governo lo aveva annunciato, ma solo in queste ore sta prendendo corpo il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare di concerto con il Ministro della salute, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze.
L’ok del Garante Privacy, che segnala da tempo al Governo la questione come “urgentissima”
Il dPcm ha ricevuto l’ok dal Garante Privacy, che da tempo ha segnalato al Governo come questione “urgentissima” la digitalizzazione dei documenti di esenzione, “perché necessaria per consentire alle persone che per specifici motivi di salute sono state esentate dalla vaccinazione, di non subire le limitazioni previste dal cosiddetto decreto ‘Riaperture” per la non disponibilità di Green pass o super Green pass”. Per questo motivo l’Autorità auspica una quanto più rapida attuazione del decreto.
Green pass per chi è esente da vaccinazione anti-Covid: le caratteristica
In base al Dpcm, il certificato di esenzione dal vaccino riporterà:
- gli stessi dati e avrà lo stesso aspetto del QR code previsto per la certificazione verde, in modo tale che il verificatore non possa distinguere se si tratta di certificazione di esenzione o di certificazione verde per avvenuta vaccinazione o guarigione o esito negativo di test anti Covid-19.
- Dalla verifica del QR code si potranno desumere solo informazioni relative all’autenticità, alla validità e all’integrità della certificazione e alle generalità dell’interessato, ma non sulla salute della persona.
- Le certificazioni di esenzione, inoltre, dovranno essere sempre aggiornate e quindi revocate nei medesimi casi previsti per le certificazioni verdi (come la sopraggiunta positività dell’interessato o l’acquisizione fraudolenta), nonché qualora venga meno la specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio.
Nella definizione del decreto, particolare attenzione è stata posta su una serie di delicati aspetti le come le modalità di accesso al Sistema Tessera Sanitaria (TS); la messa disposizione delle certificazioni dell’interessato direttamente o tramite i soggetti intermediari (portale della Piattaforma nazionale-DGC, Fascicolo Sanitario Elettronico, App Immuni, App IO e Sistema TS); le modalità automatizzate previste per l’impiego delle certificazioni verdi in ambito scolastico e lavorativo.