Internet mobile: da oggi nuove misure contro le bollette ‘shock’ da roaming. Tetti a spesa massima e a prezzo per Mb

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Roaming

Entrano in vigore da oggi, 1° marzo 2010, le nuove norme europee sul roaming dati,  che obbligano gli operatori telefonici a offrire agli utenti una serie di meccanismi volti a evitare le ‘bollette shock‘ quando si viaggia all’estero e si naviga su internet dal telefonino o dal laptop attraverso una connessione mobile.

In base alle norme sul roaming adottate dal Consiglio dei ministri e dal Parlamento Ue nel giugno 2009, come prima cosa i gestori mobili dovranno interrompere la connessione internet mobile quando la spesa raggiunge un determinato limite stabilito dall’utente.

I consumatori potranno scegliere, entro il 1° luglio, di impostare un tetto di spesa a loro piacimento: quando, all’estero, verrà superato l’80% della cifra stabilita, l’operatore avrà l’obbligo di avvisare il cliente del raggiungimento di questa soglia.

Il termine entro il quale comunicare la propria scelta all’operatore è il 1° luglio, dopodiché la soglia massima prestabilita sarà quella fissata dalla Commissione, a 50 euro mensili.

 

Questo, per garantire una maggiore trasparenza e tutela dei consumatori e per evitare il riproporsi di quelle che i commissari Ue hanno definito ‘bollette shock’ come quelle recapitate a un viaggiatore tedesco – che si è visto addebitare un importo di 46 mila euro per aver scaricato un programma televisivo in Francia – e a un ragazzo britannico, che ha speso in un mese di soggiorno studio all’estero 9 mila euro di connessione mobile a internet.

 

La Commissione è anche intervenuta per calmierare i costi che gli operatori si praticano l’un l’altro all’ingrosso, fissando un tetto di 1 euro a MB, che dovrebbe scendere ulteriormente nei prossimi due anni.

I risparmi così ottenuti dovrebbero riflettersi, spera la Commissione, anche sui prezzi del roaming al dettaglio.

 

Per il responsabile alla Digital Agenda, Neelie Kroes, i meccanismi introdotti oggi rappresentano “…un utile passo perché gli utenti possano fidarsi e usare la rete mobile per navigare su internet quando viaggiano per l’Europa. La fiducia – ha concluso – è essenziale perché le persone e le aziende usino internet in tutto il suo potenziale”.

 

I regolatori degli Stati membri sono responsabili del rispetto di questi meccanismi ed è a loro che i consumatori potranno rivolgersi in caso di problemi o difficoltà.

 

Da parte sua, la Commissione europea ha fatto sapere che “…continuerà a monitorare gli sviluppi nei servizi di roaming e la corretta applicazione di tali disposizioni, in stretta collaborazione con BEREC, l’organo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche, che ha tenuto la sua prima riunione il 28 gennaio 2010″ .

Per la metà di quest’anno, la Commissione dovrà presentare una relazione intermedia sugli effetti del regolamento sul roaming, comprese le disposizioni in materia di roaming dei dati. Una revisione più ampia sarà presentata nel mese di giugno 2011.

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