Barbareschi Sciock in onda su La7.it. Protesta del conduttore televisivo che sceglie il web: ‘Dalla censura può nascere un’oppotunità’

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Cambio di piattaforma per il programma di Luca Barbareschi, ‘Sciock‘, che per domani, venerdì 5 marzo, andrà in onda alle ore 21,10 sul sito di La7, www.la7.it. Ad annunciarlo è stato lo stesso regista e attore che ha dichiarato all’Ansa: “Ho deciso di dar forma così alla mia protesta contro il regolamento restrittivo sulla par condicio e la conseguente decisione della Rai e delle altre televisioni di annullare i talk show come l’Infedele, Porta a Porta e Annozero“.

In data 9 febbraio, infatti, il cda Rai, in applicazione del regolamento varato dalla commissione di Vigilanza, aveva deliberato a maggioranza, come riportato in un comunicato stampa dell’azienda, “La sospensione temporanea, per il periodo relativo alla seconda fase della campagna elettorale, della messa in onda dei programmi di approfondimento informativo Porta a Porta (Raiuno), Annozero, L’ultima Parola (Raidue), Ballarò (Raitre), sostituendoli, ove possibile, con tribune elettorali, dando mandato al direttore generale di assicurare i termini e le modalità operative per assicurare il rispetto delle previsioni del citato Regolamento“. Con la possibilità che le puntate delle trasmissioni sospese, si leggeva sempre nel comunicato, “verranno recuperate appena possibile“.

Un’occasione per passare al web, insomma, e per la prima in Italia ha commentato Barbareschi, che insiste: “Dimostrerò che dalla censura nasce dunque un’opportunità, mentre la registrazione della stessa puntata andrà in onda in differita, dopo le elezioni regionali oppure prima, nel caso il Tar dovesse dare ragione ai numerosi ricorsi presentati dalle diverse testate televisive“.

Un fiume in piena Barbareschi, che in questo caso veste anche i panni del politico, indicando non solo un possibile cambio di paradigma nella comunicazione e in certi modi di fare televisione, ma guardando all’esperienza americana di Barack Obama come ad un esempio da seguire nel rapporto tra mezzi e contenuti audiovisivi: “La televisione via web ha davanti uno scenario nel quale sorpasserà i riti, le rigidità e i controlli delle tv generaliste, che già nei primi giorni con le nuove regole hanno subito un tracollo di ascolti“.
 

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