GOOGLE STREET VIEW: ministro dei consumatori tedesco all’attacco, ‘Invade intimità dei cittadini’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Ancora problemi per Google Street View, celebre programma che consente di esplorare le vie di una città attraverso fotografie panoramiche scattate al livello della strada, stavolta messo sotto accusa dal titolare dell’Agricoltura e dei diritti del consumatore nel governo tedesco, Ilse Aigner: ‘Viola l’intimità del cittadino‘.

Niente di nuovo, tutto sommato, perché i dubbi su cui diversi governi europei si sono trovati a discutere, relativamente al servizio Street View, sono sempre gli stessi, ovvero la privacy del cittadino e la sua riservatezza, che evidentemente in molti sentono minacciata. La rivista tedesca Focus ha voluto poi rincarare ulteriormente la dose, sostenendo che il gigante del web americano avrebbe come fine ultimo quello di impossessarsi dei dati personali della gente per poi rivenderli agli advertiser. Una tesi che trova riscontro anche nelle rivendicazioni dell’Associazione nazionale dei Comuni e delle città, che ha chiesto formalmente al Governo di introdurre una tassa da imporre a tali attività sul suolo tedesco.

Come risposta a tali sollecitazioni, il responsabile del dicastero dedicato al consumatore ha inviato una lettera al collega dell’Interno affinché “Impedisca questa continua invasione dell’intimità subita dal cittadino e studi le contromisure legali ed eventuali riforme legislative più adeguate“. Ad essere in gioco non sono soltanto i diritti individuali e democratici delle persone , ha specificato la Aigner, ma gli interesse economici rintracciabili in questo tipo di attività: “Google, per poter fotografare le vie, le case e gli alberi di un paese, dovrebbe chiedere l’autorizzazione ai municipi, mentre ai Comuni dovrebbero esser riconosciuta la facoltà d’imporre una tassa d’uso particolare“.
 

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