Europa
La prosperità dell’Europa è in declino: 20 anni di sforzi sono stati spazzati via per rimborsare il debito pubblico e 7 milioni di persone si sono aggiunte alle liste di disoccupazione. Numeri che rispecchiano un grande sconvolgimento sociale che sarà difficile da superare.
Bisogna dunque che governi nazionali e istituzioni europee “alzino i limiti di velocità dell’economia, in maniera sostenibile”. Lo ha affermato il Commissario Ue per la Digital Agenda Neelie Kroes intervenendo all’ICT Business Summit TEFAF.
Certo, è più facile a dirsi che a farsi, ma è anche importante darsi degli obiettivi il più possibile ambiziosi e fare del proprio meglio per raggiungerli. La Commissione ne ha fissati 5, da realizzare entro il 2020: : il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; il 3% del PIL Ue deve essere investito in R&S; i traguardi “20/20/20” in materia di clima/energia devono essere raggiunti; il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma; 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.
Al centro di questi obiettivi, c’è l’Agenda Digitale, il piano di lavoro a cui la Kroes si dedicherà per i prossimi 5 anni e che consiste di 6 temi principali, che avranno un forte impatto sulla vita e le attività quotidiane di cittadini e aziende:
Internet veloce: ha spiegato la Kroes, “è la dorsale del business del futuro. A velocità come 100Mbps, si possono inviare e ricevere importanti informazioni alla velocità di un battito di ciglia”.
Mercato Unico Digitale: “Siete stanchi delle difficoltà riscontrate quando si cerca di acquistare o vendere qualcosa online al di la dei confini nazionali? Il nostro obiettivo è di porre fine a questo patchwork di mercati nazionali”.
Cittadinanza digitale: “Hai bisogno di lavoratori qualificati, di accedere ai servizi pubblici online, di proteggere i tuoi diritti online? Il mio ruolo di coordinatore – ha detto la Kroes – renderà presto tutto questo una realtà”.
Priorità alla ricerca e all’innovazione nell’ICT: “Le nuove tecnologie non nascono per caso. Ci vogliono sangue, sudore e lacrime, ma anche molti soldi. Ci mobiliteremo per creare gli incentivi per ottenere più fondi pubblici e privati da destinare alla R&S e per sostenere gli imprenditori attraverso tutto il ciclo di vita della loro innovazione”.
Fiducia e Sicurezza: “Potrebbe sembrare ovvio, ma se non ci si fida della tecnologia, non la si usa: non dimenticheremo questo assunto basilare nella nostra strategia”.
Interoperabilità: “Una società digitale non può non decollare se le sue diverse parti e applicazioni sono interoperabili e basate su piattaforme e standard aperti”.
La Kroes ha assicurato che il suo team si concentrerà su azioni concrete, in grado di “…unire infrastrutture e regole con le idee e le energie dei cittadini.”
Il Commissario si è quindi soffermato sulla necessità delle infrastrutture internet di nuova generazione: “Ossigeno digitale” per le persone, le aziende e i servizi pubblici.
“Molto è stato fatto per aiutare le persone anziane a essere indipendenti e a monitorare la salute da casa. Coinvolgendo le autorità provinciali e diverse aziende, questo lavoro sta aiutando a migliorare la qualità della vita, a creare nuovi posti di lavoro e a risparmiare soldi pubblici”.
Una copertura a banda larga totale è, tuttavia, cruciale per massimizzare questi benefici e per raggiungere gli obiettivi che l’Europa si è prefissata è necessario che settore pubblico e privato lavorino insieme.
Gli investimenti nell’internet ad alta velocità sono ‘orizzontali‘ in grado cioè di far crescere tutti i settori e la produttività, aiutando, ad esempio, a essere più efficienti dal punto di vista energetico, a promuovere l’inclusione sociale o a guidare il settore pubblico verso una maggiore efficienza.
“E’ impressionante quanto ampio sia l’impatto e quanto la qualità della nostra vita sia direttamente collegata agli investimenti nell’infrastruttura internet “, ha aggiunto la Kroes.
La banda larga è essenziale per tutte le imprese – soprattutto le più piccole – affinché esse possano avere accesso al più grande mercato possibile, possano vendere o ottenere beni e servizi in maniera rapida e al prezzo più conveniente.
Per i governi, invece, l’infrastruttura broadband è un fattore chiave per affrontare problemi quali l’invecchiamento della popolazione e i problemi di esclusione sociale.
“Buone reti e un’ampia copertura sono dunque prerequisiti fondamentali perché l’Europa torni a crescere”, ha affermato la Kroes, ricordando che molti Stati si sono dotati di un piano per la transizione verso le nuove infrastrutture: la Francia con Numérique 2012,
“C’è bisogno – ha affermato il Commissario – di piani nazionali così, ma anche di coordinazione a livello europeo per massimizzare i vantaggi del mercato unico digitale e rendere l’Europa un luogo più attraente per gli investitori”.
Il presidente Barroso la scorsa settimana ha sottolineato che, “Dobbiamo costruire un nuovo modello economico basato su conoscenza, economia a basse emissioni di carbonio e alti livelli di occupazione e questa battaglia impone di mobilitare tutte le forze presenti in Europa”.
Più di questo – ha aggiunto la Kroes – “dobbiamo essere affamati di questa crescita ed essere consapevoli che non ci sono più profitti e crescita facile” e, soprattutto, non si debbono commettere errori: “…il resto del mondo sta lavorando sodo per la crescita e la realizzazione di tali piani. Cina, Brasile, Messico e Australia non sono fermi a pensare ma stanno cercando di superare i propri limiti in termini di riforme e innovazione e innovare e l’Europa – ha concluso – deve fare lo stesso”.