eCommerce: circa 5 miliardi di euro di abiti abbandonati negli armadi degli italiani. Otto milioni disposti a venderli online

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Insieme ai profumi della primavera, comincia a farsi sentire anche l’ansia del momento più temuto di ogni stagione: il cambio dell’armadio, percepito come ottima occasione per fare una sorta di inventario di cosa non si utilizza più, e poco amato proprio per questo motivo, perché in realtà gli italiani non “si disfano” sempre di ciò che non usano più.

Quando si tratta di fare spazio nel guardaroba sembra infatti che i nostri connazionali facciano fatica.

A rivelarlo è un’indagine, condotta in Italia da Added Value su un campione di 1.000 persone tra i 18 e i 65 anni, per eBay.it, primo sito di eCommerce in Italia, secondo cui sono oltre 35 milioni gli italiani che non utilizzano più circa il 20% del loro guardaroba. Inoltre, oltre l’80% degli intervistati ha affermato che tra l’abbigliamento e gli accessori messi da parte si trovano addirittura capi nuovi o comunque ancora in ottime condizioni.

 

Come informa una nota, tra i motivi principali per cui non si indossano più alcuni vestiti non spicca, stranamente, il fatto che siano rovinati (13%), ma la prima motivazione è che hanno stufato e non piacciono più (40%, che sale al 44% per le donne), segue la taglia che non è più la stessa per il 37% (anche qui, la percentuale per le donne è maggiore – 43%!), l’averne comprati di nuovi in sostituzione (23%) o l’essere passati di moda (22%). Per un altro 22% non c’è stata “semplicemente” occasione di indossarli, percentuale che diventa del 25% per gli uomini, che si dimostrano più pratici. Sempre rispetto all’approccio maschile rispetto al guardaroba non utilizzato, incuriosisce che ben il 18% dia come “giustificazione” al non-utilizzo il fatto di essersi dimenticato di averli nell’armadio.

 

Ma perché non dare allora una seconda vita al guardaroba abbandonato nei cassetti?

 

La possibilità di ricavare qualche euro disfandosi dei vestiti che non si indossano più sembra allettare molti dei nostri connazionali. La ricerca infatti rivela che sono 15 milioni gli italiani disposti a rivenderli e 8 milioni lo farebbe utilizzando come canale preferenziale internet e i portali come eBay, riconoscendo allo shopping online vantaggi quali il risparmio di tempo (50%), di soldi (46%) e la comodità di comprare da casa (38%).

 

“Quello che a qualcuno non va più di indossare potrebbe invece essere perfetto per qualcun altro – afferma Andrea Parachini, Senior Consultant di Added Value – ed essere inoltre una piccola entrata. Dalle nostra indagine, infatti, è emerso che il guadagno medio che gli italiani si aspetterebbero di ottenere rimettendo in vendita le cose che non utilizzano più sarebbe di circa 140 euro. Ovviamente questa è una media, ma c’è chi ha dichiarato cifre anche superiori ai 500 euro”.

 

Guardando ai motivi che inducono gli italiani a conservare anche quello che non indossano più si trova al primo posto la convenienza, perché secondo il 32% degli intervistati potrebbero tornare utili in futuro, seguita da una componente affettiva (28%), in cui le donne la fanno da padrone (il 33% vs 23% degli uomini). Al terzo posto il dispiacere di disfarsi di capi e accessori ancora in ottime condizioni, nonostante non li si indossi più (24%).

 

I capi che più facilmente giacciono inutilizzati nell’armadio per anni sono le cravatte, le gonne, i cappelli e i pantaloni, mentre quelli che raramente si smette di indossare sono le giacche e gli intramontabili jeans.

 

Ma con quale frequenza gli italiani comprano abbigliamento e accessori?

 

Il 27% nostri connazionali fa un acquisto a stagione, il 23% uno ogni due mesi ed il 21% compra in media una volta al mese. Solo il 5% dichiara di fare shopping tutte le settimane. Si acquista soprattutto in occasione di saldi e promozioni (37%).

Guardando alla distinzione tra uomini e donne, il gentil sesso dimostra una propensione più alta a fare acquisti frequenti e impulsivi: una volta al mese (24% delle donne contro il 17% degli uomini). Gli uomini, invece, più pragmatici, si dedicano allo shopping razionale, comprando durante i saldi (40% vs 34% delle donne) o solo per occasioni speciali e reale necessità (34% vs 30% delle donne).

 

Secondo un’indagine interna, rispetto agli acquisti che i nostri connazionali fanno online nella categoria dedicata ad abbigliamento e accessori, su eBay.it, gli articoli più venduti (Dati riferiti al mese di gennaio 2010) sono felpe e maglioni, stivali, T-shirt, giubbotti, scarpe per il tempo libero e jeans, a conferma che sempre di più l’eCommerce sta diventando una valida alternativa al commercio tradizionale anche nell’area abbigliamento, che risulta la seconda per numero di vendite nell’ultimo trimestre del 2009. Si pensi che su eBay.it, l’anno scorso, è stato venduto un articolo di abbigliamento ogni 12 secondi!

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